Whirlpool: un tavolo permanente per superare la crisi

Whirlpool: un tavolo permanente per superare la crisi
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In merito ad incontri con la proprietà sono emerse, in particolare per il sito senese, perdite in termini di produzione e volumi legati ad un calo delle quote di mercato

Sulla crisi Whirlpool i sindacati chiedono con urgenza l’attivazione di tutte le sinergie istituzionali e l’attenzione necessari dimostrandosi, almeno su questo punto, unitari. Per il resto le posizioni sono diverse: c’è chi prospetta una chiusura dello stabilimento a breve, chi invece sostiene che al momento non esista questo pericolo.

Vi è un dato certo: in merito ad incontri con la proprietà sono emerse, in particolare per il sito senese, perdite in termini di produzione e volumi legati ad un calo delle quote di mercato; nel frattempo sono state bloccate alcune delle produzioni ed è stata attivata la cassa integrazione.

La vicenda si intreccia con quella dei restanti siti europei della multinazionale, in attesa verdetto dell’Antitrust europeo sulla fusione di Arcelik e Whirlpool. La decisione determinerà il via libera alla nuova società di elettrodomestici in Europa, Medio Oriente e Africa, al 75% di proprietà dei turchi proprietari dei marchi Beko e Grundig e, al 25%, di Whirlpool. Il nuovo scenario che si affaccia all’orizzonte desta una seria preoccupazione, legata al trasferimento di produzione fuori dal nostro paese. Pertanto, sono più che giustificate le preoccupazioni di chi lavora nel sito senese e delle loro famiglie.

“Per Siena” ha sempre avuto presente, nei propri programmi elettorali, l’individuazione di un tavolo permanente per le crisi aziendali: lo strumento per analizzare per tempo il verificarsi di crisi in aziende del territorio, per prevenire problemi e individuare soluzioni difficili quando la crisi precipita. Quindi, il movimento “Per Siena” auspica che questa situazione venga esposta istituzionalmente a tutti i livelli (Comune compreso), rendendosi partecipe nelle sedi istituzionali dove è rappresentato.

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