Il 29 ottobre, il Consiglio Comunale di Poggibonsi ha approvato il nuovo Regolamento di Partecipazione con il supporto dei voti della maggioranza e del centrodestra, senza però ottenere un consenso più ampio, come sottolineano Vivi Poggibonsi e Rifondazione Comunista. Entrambe le formazioni politiche criticano la mancanza di un dibattito inclusivo e condiviso, ritenendo che l’importanza di questo regolamento avrebbe richiesto il sostegno di una maggioranza più estesa, se non addirittura l’unanimità.
Secondo Vivi Poggibonsi e Rifondazione Comunista, la Giunta Cenni e il Presidente del Consiglio hanno portato in votazione il regolamento senza considerare a fondo l’importanza di un consenso allargato. Nonostante due emendamenti proposti da queste forze di opposizione per incrementare i poteri dei Consigli e prevedere l’elezione dei consiglieri attraverso il voto diretto dei cittadini, entrambe le proposte sono state respinte. Questo, secondo le due formazioni, è stato un passo indietro per la partecipazione democratica.
Infatti, mentre in molti comuni italiani i consigli di frazione vengono eletti direttamente dai cittadini, nel nuovo Regolamento di Poggibonsi si prevede solo una selezione dei consiglieri tramite dieci firme di supporto. Secondo Claudio Lucii e Lorenzo Scoccati, rappresentanti di Vivi Poggibonsi e Rifondazione Comunista, questa decisione rappresenta un’occasione persa per rilanciare una vera partecipazione diretta dei cittadini e garantire che i rappresentanti locali siano eletti democraticamente.
Entrambe le formazioni affermano che la decisione della maggioranza ingessa il meccanismo di rappresentanza, chiudendo le porte a un confronto libero e partecipato. “Niente è più democratico del voto”, dichiarano Lucii e Scoccati, per esprimere la necessità di un cambiamento che restituisca ai cittadini di Poggibonsi un reale potere di rappresentanza.