Verde pubblico a Poggibonsi, Rifondazione Comunista: ''Manutenzione carente''

Verde pubblico a Poggibonsi, Rifondazione Comunista: ''Manutenzione carente''
manutenzione alberi
Critiche alla gestione passata e appello per un piano fondato su basi scientifiche per evitare scelte sbagliate e pericolose

A seguito delle recenti cadute di rami di pino a Poggibonsi, l’Amministrazione comunale ha annunciato la necessità di un piano di manutenzione straordinaria del verde pubblico. Tuttavia, le dichiarazioni non convincono Rifondazione Comunista, che ha espresso nuovamente le sue critiche riguardo la gestione del verde negli anni passati.

Secondo il partito, la gestione ordinaria della manutenzione del verde è stata tutt’altro che efficace, con l’affidamento a diverse ditte che non riescono nemmeno a coordinarsi tra loro. Questo ha portato alla creazione di aree trascurate e abbandonate, definite come “terra di nessuno”, dove nessuno si occupa della manutenzione. A ciò si aggiunge una critica alle politiche di sostituzione delle alberature urbane, che non tengono conto delle caratteristiche specifiche delle diverse specie di alberi e dei luoghi in cui si trovano.

Le scelte contestate

Rifondazione Comunista ricorda gli abbattimenti di specie longeve come platani e cedri, alberi con legni resistenti e un’aspettativa di vita di secoli, sostituiti con piantine giovani che non hanno ricevuto cure adeguate, in molti casi seccandosi poco dopo la piantumazione. Al contrario, specie come i pini nei parchi cittadini e le acacie lungo la strada per Bellavista, alberi noti per la fragilità del loro legno e la tendenza a perdere stabilità dopo pochi decenni, non sono stati toccati.

Il risultato di queste decisioni, secondo il partito, è evidente nelle cadute di rami e nei pericoli per la sicurezza pubblica. La necessità di un piano straordinario di manutenzione del verde, affermano, è la prova di una carente gestione ordinaria negli anni precedenti.

Un appello per un approccio scientifico

Rifondazione Comunista si augura che il piano di manutenzione straordinaria annunciato dall’Amministrazione sia basato su solide basi scientifiche, e non sulle generalizzazioni o sull’imitazione di strategie adottate in altri capoluoghi di regione. Solo con un approccio scientifico e mirato si potrà garantire una gestione sostenibile e sicura del verde pubblico.

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