Tutelare il contesto ambientale, riqualificare il patrimonio residenziale che c’è, a partire da Montingegnoli, ed è spesso di grande valore, introdurre due piccole aree di sviluppo, dare impulso alla crescita del turismo di qualità, continuare a dare priorità al teleriscaldamento nonché a percorsi urbani nell’ambiente in cui il borgo è immerso.
Sono i punti centrali del Piano Strutturale di Radicondoli, realizzato insieme a Casole d’Elsa, e giunto al termine con il consiglio del 24 gennaio scorso. Tra l’altro i due comuni hanno approvato il documento in contemporanea, segno ulteriore di una volontà di disegnare il futuro del territorio insieme.
“Siamo una amministrazione consapevole e orgogliosa del proprio ambiente che vuole riqualificare il territorio, il patrimonio residenziale con spazi di crescita, coerenti con l’ambiente in cui sono inseriti - fa notare il primo cittadino di Radicondoli, Francesco Guarguaglini - nel piano introduciamo percorsi pedonali nonché stimoli per un turismo dedicato ai viaggiatori di qualità. Ci sono tante strutture di grande pregio che hanno grandissime potenzialità. La struttura che è in uno stato maggiormente avanzato da questo punto di vista è Montingegnoli. Ma non mancheranno, sono certo, altri sviluppi, anche in campo termale. Abbiamo realizzato uno strumento di programmazione che contiene strategie per i prossimi 10 anni, quindi un arco di tempo importante per il futuro di questa realtà”.
“Con questo documento continuiamo a salvaguardare e promuovere la tutela ambientale del territorio di Radicondoli, interamente sotto vincolo, e creiamo delle opportunità per lo sviluppo - aggiunge il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Moda - il recupero di manufatti, l’attenzione all’ambiente sono in grado di far crescere l’economia, di incentivare il turismo lento, quello che si lega all’ambiente, di dare ulteriore spinta a tutta la rete di aziende agricole bio e che valorizzano i prodotti del nostro territorio. Un risultato davvero importante per tutta Radicondoli e per la nostra amministrazione”.
Dopo l’adozione, il Piano Strutturale da Settembre 2023 ha visto il susseguirsi dei passaggi dovuti con la Conferenza del Paesaggio, con Regione e Soprintendenza. Tutte le procedure sono andate a termine a dicembre. E quindi il documento è potuto essere approvato, sia da Radicondoli che Casole. Manca solo la pubblicazione sul Burt.
Tra gli elementi qualificanti, ci sono il potenziamento degli impianti sportivi e della palestra. Non solo, sarà riqualificata l’area ex Consorzio Agrario sulla strada provinciale 3 delle Galleraie che diventerà magazzino comunale e successivamente potrà essere aperta a riqualificazione e cambi di destinazione. La realizzazione del depuratore e Belforte e dell’area artigianale sono già inserite nel Piano come strategie, dovranno essere messe in atto con piano attuativo e varianti ulteriori in modo tale da dare tutte le risposte necessarie all’obiettivo della tutela ambientale che, in un territorio a vincolo, è prioritaria. Nascerà una nuova zona urbana a verde tra il parco del Poggio e il cimitero, verso via Berio. E proprio nella zona a confine con l’area residenziale di viale Berio a valle della Provinciale, è stato previsto uno spazio che ha una possibilità di espansione edilizia. Stessa opportunità anche a Belforte, in via Roma. “Sono due zone di completamento - fa notare Guarguaglini - utili per dare risposte anche a chi si potrà trasferire qui. La via principale dell’espansione residenziale è il recupero dell’abitato esistente”.
Fanno parte della strategia i percorsi pedonali nella zona di Pianetto così come l’ampliamento pedonale della strada che arriva al parcheggio a nord del borgo, parcheggio che sarà a più piani e sarà raggiunto comunque da via Gazzei. Nascerà anche la pista ciclo-pedonale che unirà Radicondoli a Belforte così come una rotatoria all’ingresso del paese.
Importante il potenziale sviluppo turistico che emerge dal Piano. Tutto il patrimonio edilizio di qualità infatti può avere anche destinazioni turistiche ricettive. In particolare a Montingegnoli, coerentemente al recupero del castello e dei poderi, sono previsti 2.000 metri quadri di edificato fuori terra e 4800 interrati. Un risultato che nasce da incontri e sopralluoghi con la Soprintendenza e che dovrà avere un preciso sviluppo urbanistico in rispetto al territorio esistente. Anche a Galleraie è possibile recuperare, destinare la struttura al settore turistico ricettivo e implementare il patrimonio esistente di circa 2mila metri fuori terra e 500 interrati.
“Dico grazie al Comune di Casole e a tutti i tecnici che hanno lavorato - aggiunge Guarguaglini - risultati di questo tipo non si raggiungono se non c’è un lavoro di squadra. Ringrazio dunque davvero l’ufficio tecnico del Comune di Casole con l’architetto Pruneti che ha seguito il documento e poi il nostro ingegnere Cesare Gazzei, responsabile a Radicondoli”.