Truffe agli anziani in Provincia di Siena. Marini: ''Nel circondario senese si è ancora poco prudenti''

Truffe agli anziani in Provincia di Siena. Marini: ''Nel circondario senese si è ancora poco prudenti''
Truffe agli anziani
De Flammineis: ''Lo scatto ulteriore che viene fatto per mettere fine all’operato è la reazione delle persone offese''

Ancora truffe agli anziani in Provincia di Siena. L’attività sinergica delle Forze dell’Ordine ha permesso di identificare una banda campana, quattro uomini ed una donna, dai 20 ai 35 anni, che nel territorio senese perpetravano danni nei confronti di anziani e fasce deboli. I fatti per i quali la procura ha proceduto sono avvenuti 2 a Sinalunga, 1 a Monteriggioni ed un altro a Siena.  

Il modus operandi dei soggetti sottoposti alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel territorio dei rispettivi comuni di residenza, è una condotta già consolidata nel tempo e consiste nel fingersi avvocato o carabiniere, rintracciando telefonicamente la vittima, occupandola sia da fisso che da cullulare, e cercando di raggirarla con false dichiarazioni in merito ai familiari. Principio della riuscita dell’attività criminosa è isolare l’anziano per permettere all’organizzazione di approfittare del momento di debolezza. 

“Le truffe agli anziani in provincia di Siena sono tantissime - ha affermato il Sostituto Procuratore De Flammineis - arrivano tantissime notizie di reato, denunce e non è facile raggiungere i risultati. Il fenomeno è capillare e diversi senesi sono raggiunti da questa vicenda. Il metodo è sempre lo stesso. Vengono chiamate le famiglie, individuate in maniera specifica. Si spacciano per marescialli dei carabinieri piuttosto che per avvocati. Minacciano conseguenze gravi nei confronti dei familiari, di nipoti piuttosto che dei figli, in un caso di mancato pagamento e/o riscossioni richieste”

Le persone vengono individuate sulla base dell’età, sul fatto che si trovano o meno isolate e durante la telefonata le informazioni si acquisiscono rendendo l’operato dei malfattori ancora più realistico. “Dunque, le capacità di raggirare le persone sono elevatissime perché sono anni che le fanno. Sono tecniche di dialogo e di raggiro delle persone offese elevatissime” ha poi aggiunto De Flammineis. 

La Provincia di Siena si configura, quindi, come territorio fertile per simili attività, questo perché “È il risultato di una vita serena tranquilla, in generale, sotto l’aspetto sociale e questo forse genera una certa facilità a credere in situazioni che in realtà dovrebbero generare un sospetto forte che forse in altre realtà dove la delinquenza è più presente hanno un certo tipo di anticorpi e questo manca nel nostro assetto sociale. È uno scotto che bisogna pagare” ha dichiarato il procuratore Nicola Marini. 

Il modus operandi è stato uno delle linee guida per l’investigazione. Da parte della Procura c’è stata una continua raccolta di informazioni relative alle denunce che avevano elementi comuni. Da qui l’approfondimento per la raccolta degli elementi di prova che hanno dato il via all’attività di indagine. Dall’esame di tabulati e immagini è stato possibile individuare in maniera certa che costoro erano gli autori delle truffe a danno degli anziani. Tra le accuse anche l’estorsione.  

“Le identificazioni non sono mai facili, - ha aggiunto Marini - perché occorre dimostrare che si tratti della stessa persona, le difficoltà sono molteplici ma sono state superate e dimostra che costoro non sono infallibili”. “Il problema è che questi soggetti sono molto scaltri – ha aggiunto De Flammineis - sono ravveduti e conoscono quali sono le tecniche investigative. Dunque, lo scatto ulteriore che viene fatto per mettere fine all’operato è la reazione delle persone offese.”

“Gli autori di questi reati utilizzano macchine a noleggio, telefoni non intestati a loro, gli strumenti che allontanano la possibilità di rintracciarli ma le persone offese reagiscono. In uno di questi casi la persona offesa ha addirittura abbassato la mascherina di uno di questi autori per guardarlo in volto e riconoscerlo, sventando il tentativo di truffa” – ha dichiarato il Sostituto Procuratore.

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