Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Nella serata di venerdì 12 aprile, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini tunisini nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È successo nel corso di un servizio mirato della Squadra Mobile della Questura di Siena: da giorni, infatti, gli agenti, ricevute alcune segnalazioni sulla strana presenza sul territorio senese di una macchina con targa francese, ne avevano constatato, attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza cittadini, il transito presso quelle che vengono considerate dagli stessi investigatori come vere e proprie piazze di spaccio boschive, sia nella immediata periferia di Siena sia sul territorio della Provincia.
I sospetti sono aumentati una volta appresa la notizia che la notte precedente la stessa autovettura aveva forzato a Chiusdino un posto di controllo dei carabinieri e si era data alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Nel pomeriggio di venerdì, tuttavia, i poliziotti, allertati della presenza del veicolo nei pressi della città, hanno controllato i suoi occupanti in viale Don Minzoni: si trattava di due cittadini tunisini, entrambi trentenni e destinatari di un decreto di espulsione emesso dalla Questura di Pisa, uno dei quali risalente addirittura al 2015.
Avevano con sé droga, un etto di eroina suddiviso in quattro involucri, e soldi: 1600 euro in banconote di tagli diversi, con ogni probabilità provento dell’attività di spaccio. La successiva perquisizione all’interno dell’abitazione di uno dei due, ha consentito anche il rinvenimento di materiale da taglio e per il confezionamento, lo stesso utilizzato per avvolgere gli involucri di eroina. I due arrestati sono stati condotti alla Casa Circondariale di Siena, a disposizione dell’autorità giudiziaria.