'Siamo valdelsani': i tre candidati sindaco del centrosinistra a confronto

'Siamo valdelsani': i tre candidati sindaco del centrosinistra a confronto
elezioni in val d'elsa
I tre candidati sindaci del centrosinistra di Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano, insieme per discutere di progetti comuni. “La nostra è una realtà unica che conta oltre 55.000 abitanti”

Il futuro dell’area vasta visto dai tre candidati sindaci del centrosinistra di Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano. “In trent’anni di dibattiti politici non ho mai visto che tre candidati di Comuni diversi si mettessero insieme per parlare di progetti comuni“. È lo stesso moderatore dell’iniziativa dedicata alle Politiche di Area nell’ambito di In Festa per Vannetti Sindaco, a esprimere per primo il proprio stupore. Sul palco, sotto il tendone del circolo dell’Agrestone, ci sono Susanna Cenni, Andrea Marrucci e Riccardo Vannetti, rispettivamente candidata sindaca di Poggibonsi la prima, e candidati a primo cittadino di San Gimignano e Colle di Val d’Elsa gli altri. I temi sul piatto sono molti, tutti visti nell’ottica di centrosinistra e cioè di chi “immagina un mondo migliore, esprime ideali di solidarietà e vuole migliorare la qualità della vita per lasciare un’eredità alle nuove generazioni”. 

Dalle presentazioni emerge una Cenni “donna di partito”, che porta con sé un bagaglio di esperienze istituzionali importanti, assessora regionale, deputata e membro della segreteria nazionale Pd. “Quando mi è stato chiesto di accompagnare l’amministrazione di Poggibonsi candidandomi, non ho potuto dire di no. Penso di avere il dovere di restituire quello che la comunità mi ha dato per anni”. 

Il tema della restituzione guida anche la scelta di Vannetti, manager di livello internazionale, che risponde alla “chiamata” cogliendo l’occasione di restituire alla città in cui è nato e dove si è formato l’esperienza costruita altrove. Diverso il discorso per Marrucci, che si candida al secondo mandato. “Sono cresciuto a pane e politica - dice - e la considero un modo nobile di occuparsi degli altri. Più che semplicemente a fare il sindaco, direi che mi candido a guidare una città che è Patrimonio dell’Umanità, e questo significa essere ambasciatori di pace e di cultura”. Ma torniamo alla Valdelsa, come intesa dai tre. 

Vannetti: “Non è la prima volta che ci muoviamo insieme, anche l’incontro dell’altra sera a Castel San Gimignano l’ho fatto con Andrea. Oggi non si può fare a meno di uno spirito di collaborazione. Noi stiamo creando reti. Poi, abbiamo già in comune un ospedale e un sistema di teatri che già funzionano in sinergia”. 

Cenni: “Dovremmo vedere l’albero e non la foresta? In passato abbiamo avuto grandi sindaci, capaci di rispondere ai problemi immediati dei cittadini, come negli anni 60-70, con la grande immigrazione di lavoratori nelle fabbriche. Noi oggi dovremmo comportarci come se fossimo una città di 55mila abitanti. Abbiamo distretti industriali che si intrecciano, abbiamo i settori del camper e del cristallo, che occupano tanti lavoratori. Però c’è difficoltà a trovare manodopera specializzata. Credo che dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo. Dovremo mettere insieme le imprese, il mondo della ricerca, enti locali e lavoratori, così da avere gli strumenti per interpretare e capire le crisi prima che si manifestino. Occorre ragionare in scala più grande, anche in termini di politiche pubbliche”. 

Marrucci: “La grande forza della Valdelsa è l’unità. Unita, può essere il contraltare di Siena, ma anche un polo importante che dialoga con la parte fiorentina, Empoli e la stessa Firenze. C’è un gioco di squadra legato al fatto di essere della stessa area, ma ciò accade anche perché lo vogliamo. Abbiamo già esperienze di collaborazione tra Valdelsa senese e fiorentina sui servizi. Abbiamo una multicultura economica, agricola, manifatturiera. Abbiamo un fiume in comune, l’Elsa, per il quale proprio in questi giorni abbiamo ottenuto 11 milioni di euro dalla Regione, per i danni causati dall'alluvione del novembre 2019”. 

Il dibattito è continuato toccando i temi dell’identità locale, le unicità di ogni Comune, il valore del vino, delle eccellenze agricole e delle produzioni biologiche, e tanto altro, tutto nell’ottica di un buongoverno che ha al centro le cittadine e i cittadini e che difende il Centro Italia dalle “infamie” (Cenni, riferendosi ai pro-life nei consultori), dal premierato e dalle autonomie differenziate volute dalle destre. 

Il programma di In Festa per Vannetti Sindaco, per sabato 20 aprile, terzo giorno della manifestazione elettorale, propone la proiezione del docufilm “Colligiani” (ore 17.30) che sarà introdotto da un dialogo tra il candidato sindaco Riccardo Vannetti e la regista Monica Bartalozzi. Alle 21.15 la serata si riscalda con il live di due band unplugged: Ospiti Autorizzati e Marino Makes Market.  Dalle 19 inoltre sono aperti il chiosco delle zonzelle, il ristorante per la cena popolare con griglia e il banchetto dei gadget per la campagna elettorale di VannettiSindaco.

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