I Carabinieri della Compagnia di Siena hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ordinario di Velletri (RM) su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un quattro persone, a Perugia, cui vengono contestati i reati di estorsione in concorso in relazione al delitto di rapina e lesioni aggravate.
Le indagini sono scattate lo scorso mese di marzo dopo che un cittadino residente nel capoluogo senese aveva presentato denuncia per rapina ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siena.
L’attività investigativa ha portato alla raccolta di un grave quadro indiziario nei confronti di quattro persone, tutte domiciliate a Perugia, che, secondo l’ipotesi accusatoria, nottetempo avrebbero circondato il malcapitato costringendolo con minacce e violenza fisica a ritirare presso uno sportello bancomat e a consegnare diverse centinaia di euro in contanti.
Nel corso dell’attività è emerso altresì che i quattro erano già seguiti dai Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo poiché indagati - per reati dello stesso tenore - nell’ambito di una indagine di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che è risultata quindi competente anche per quanto accaduto a Siena, per ragioni di connessione.
L’indagine veliterna, che peraltro aveva già portato alla esecuzione di misure cautelari nella prima parte dell’anno, aveva consentito di raccogliere a carico degli indagati gravi elementi indiziari in ordine ad altre rapine/estorsioni commesse in diversi comuni della provincia di Roma nel mese di marzo 2023. Il modus operandi adottato dai rei sarebbe risultato analogo: vittime adescate da uno di loro attraverso una nota applicazione per appuntamenti, circondate all’atto degli incontri dagli altri complici e, quindi, rapinate o costrette a consegnare denaro sotto minaccia.
I quattro indagati, due dei quali già ristretti presso la casa circondariale di Perugia, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria mandante.