Scopri le meraviglie della Valdelsa Fiorentina e dintorni: cosa visitare vicino a Empoli

Scopri le meraviglie della Valdelsa Fiorentina e dintorni: cosa visitare vicino a Empoli
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Un itinerario completo nella Valdelsa Fiorentina e nell'empolese

Vi suggeriamo un itinerario da fare in almeno due giorni magari nel weekend, un'idea per conoscere meglio l'empolese e la Valdelsa fiorentina.

Iniziamo da Barberino Val d'Elsa e Certaldo

Consigliabile il castello della Paneretta si trova in località Monsanto nel comune di Barberino Tavarnelle. Il castello venne costruito in seguito all'abbandono del fortilizio di Cepparello, una struttura militare situata più in basso e distrutta dopo la battaglia di Montaperti nel 1260. Avvolto da vigne ed ulivi. A seguire passeggiata nel centro storico di Barberino con passaggio nella Chiesa di San Bartolomeo. La chiesa è stata rimaneggiata nel Novecento in stile neogotico dall'architetto Giuseppe Castellucci e conserva, oltre ad un affresco frammentario del Trecento raffigurante l'Annunciazione, la tavola con la Madonna col Figlio del cosiddetto Maestro di Barberino (XIV secolo).

Chiesa di San Bartolomeo

Si può poi raggiungere Certaldo e fuori dal centro visitare il Parco di Canonica, il luogo ideale dove cercare relax. I cipressi che affiancano la strada sterrata sembrano dividere il paesaggio in tante finestre. Dal alcune si vede Certaldo Alto, con San Gimignano sullo sfondo. Il Parco Collinare comprende più di 110 ettari di terreno, diventato dalla fine degli anni Ottanta possedimento del Comune. Mentre per un passaggio all’interno del centro urbano impossibile non visitare il Palazzo Pretorio o dei Vicari che si trova a Certaldo Alto. Si tratta dell'edificio più importante del paese medioevale, nonché uno dei simboli di Certaldo. Con l'attigua chiesa dei Santi Tommaso e Prospero forma un unico percorso museale. È uno dei tre musei più importanti del paese insieme al Museo di Arte Sacra e a Casa Boccaccio (in foto di copertina), per i quali è possibile acquistare un unico biglietto di ingresso.

Proseguiamo con Empoli e Gambassi Terme, con serata a Castelfiorentino

Imperdibile la visita a Gambassi Terme della Pieve di San Frediano a Montignoso. La chiesa di San Frediano, sita all'interno dell'antico castello di Montignoso, ha una storia strettamente legata con esso. Una delle prime testimonianze risale al 3 marzo 1144. A rendere particolare la Pieve romanica è anche l’interno con altare e facciata completamente rosa. A Gambassi Terme dopo esservi goduti una passeggiata nel borgo potrete scegliere anche di sfruttare le acque termali della zona.

Ad Empoli poi le scelte dei luoghi d’interesse potrebbero essere molteplici, il consiglio è quello di farsi guidare dalla descrizione del filosofo del ‘500 Michel de Montaigne, che descriveva la città così, “attraversammo fra le altre una bellissima terra nominata Empoli. Il suono di questa voce ha non so che d'antico. Il suono piacevolissimo”. Il cuore della città si trova attorno a piazza Farinata degli Uberti, più comunemente chiamata, dai cittadini empolesi, Piazza dei Leoni, poiché la fontana al centro porta attorno dei leoni. Da qui potrete scegliere se visitare lo storico Palazzo Pretorio o il Palazzo Ghibellino. Gli altri palazzi, molto antichi anch'essi, circondano la piazza con un porticato. Sulla stessa piazza si affacciano anche il Museo di Paleontologia e il Circolo Arti Figurative.

Per la sera godetevi uno spettacolo al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, costruito nel XIX secolo che è uno dei teatri ottocenteschi più importanti della Toscana, il più antico in Valdelsa. Castelfiorentino è da sempre profondamente legata al capoluogo toscano, per motivi storici e culturali, privilegiandosi dello stesso gonfalone comunale del capoluogo, dell'appellativo "fiorentino" e soprannominata, per questo, "la piccola Firenze".

Il teatro dispone anche di un sipario storico, che raffigura la celebre pace firmata a Castelfiorentino, a conclusione della battaglia di Montaperti, tra Guelfi e Ghibellini. Al di sopra dell'ingresso del teatro si trovano un cocktail bar (Caffè del Teatro) e il Ridotto del Teatro del Popolo intitolato a Indro Montanelli.

Tra Montaione, Montespertoli e San Miniato

Per la mattina visita a Montaione, luogo che fa parte del club dei Borghi più belli d'Italia. Imperdibile la visita al Santuario della Pietrina. Un tempo l’area dove sorge il santuario si chiamava “Pietra”, mentre oggi questo nome indica la collina opposta dove restano le fondamenta di un’antica torre di vedetta e nella valle in mezzo si trovano i due laghi del comune di Montaione. Il nome è ricordato per la prima volta in un documento del 1118. Potrete gustarvi le bellezze della campagna, con paesaggio ai laghi per poi perdervi nelle viuzze del borgo.

Pomeriggio a Montespertoli con visita alla Pieve di San Pietro in Mercato. La chiesa sorge sul versante sud dell'abitato di Montespertoli, vicino al primo nucleo fortificato del paese. Pretate attenzione alla fonte battesimale di San Pietro è un raro esempio di decorazione bicroma - tecnica artistica con due tirature di colori - inseribile nel filone del cosiddetto romanico fiorentino del territorio valdelsano. Interessante anche il passaggio al castello di Poppiano faceva parte del sistema di difesa di Firenze, circondato da un triplice giro di mura, su un poggio dotato di terrazza naturale panoramica. Negli ultimi anni il castello è stata anche meta di Vip ed Influencer.

Per San Miniato (in foto di copertina) il consiglio è quello di andarci nel periodo dei tartufi, dato che il borgo è famoso per i suoi pregiatissimi tartufi bianchi. 

Iniziate dal luogo cardine del borgo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio. La chiesa è divenuta cattedrale nel 1622 quando San Miniato fu elevata a sede diocesana, si trova sulla piazza conosciuta come Prato del Duomo. È l'area dell'antica cittadella, che è sovrastata dalla rocca e dalla torre di Federico II. È il nucleo più antico della città, che vede riuniti il Duomo, il Palazzo vescovile e il Palazzo dei vicari imperiali. Da qui potete tranquillamente visitare dalla torre, alla rocca ed i palazzi. Se avrete ancora qualche ora non perdetevi il sito archeologico di San Genesio.

'Il tartufo più grande del mondo' San Miniato
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