Una nuova campagna di comunicazione su 258 bus toscani pensata per parlare ai più giovani e per sensibilizzarli a donare il sangue. È l’obiettivo di “Mettiti in gioco, dona il sangue”, l’iniziativa lanciata da Avis Nazionale e che trova una pronta adesione da parte di Avis Toscana. Una modalità comunicativa che promette di coprire il territorio di 10 province e 12 centri urbani.
Accanto a questo, ecco 20 mila pieghevoli, 2mila manifesti, roll up ed una diffusione della campagna tramite tv, radio, web e social media, per un investimento economico e di mezzi di grande respiro. Correlata alla comunicazione sui mezzi di trasporto, inoltre, sarà lanciata l’iniziativa “Caccia al bus”, la sfida interna per tutte le Avis della Toscana, che dovranno inviare una foto ogniqualvolta avvisteranno la campagna: tutti gli scatti verranno pubblicati sui social di Avis Toscana.
Uno sforzo notevole, ma necessario. Secondo i dati forniti da Avis su scala nazionale, infatti, la fascia dei donatori compresi tra i 18 ed i 45 anni è passata dal 63% del totale registrato nel 2012 al 52% del 2022. Segnali allarmanti, che si riflettono anche in Toscana, dove pure l’ultima assemblea annuale Avis ha evidenziato l’impulso proveniente dagli under 25 (specialmente donne) in termini di donazioni effettuate. Un quadro complesso, al quale si somma l’inizio dell’estate, stagione che fa registrare da sempre un fisiologico calo per quel che concerne la raccolta di sangue, plasma ed altri emoderivati.
In Toscana la situazione, così come presentata nel corso dell’ultima assemblea regionale di aprile, trasmette segnali incoraggianti rispetto ad altre fasce del Paese. Nel 2022 i nuovi soci donatori Avis sono stati 7.018 (+1.1% sul 2021) e c’è un altro fattore che alimenta percezioni positive: il primato delle donne under 25 è netto, dal momento che rappresentano il 53% dei soci donatori ed il 52,6% dei nuovi soci. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga.
“Avvertiamo - è il commento di Claudia Firenze, Presidente Avis Toscana - la necessità di costruire un solido ricambio generazionale. Per farlo, dobbiamo riuscire a comunicare in modo più incisivo con le fasce giovani della popolazione, così da sensibilizzarle rispetto a questa scelta solidale”.
Un traguardo raggiungibile utilizzando una molteplicità di canali: dalla pubblicità tradizionale ai social, l’obiettivo è strizzare l’occhio soprattutto a millennials e Gen Z.
“Specie adesso - aggiunge Firenze - con l’inizio dell’estate, dobbiamo lavorare ancora più intensamente per garantire il mantenimento delle donazioni di sangue ed un incremento di almeno il 20% delle donazioni di plasma. Per questo diffonderemo un messaggio nitido: ora più che mai c’è bisogno che i giovani si mettano in gioco”.