Riccardo Vannetti: ''Pronto al confronto, ma nel rispetto delle regole''

Riccardo Vannetti: ''Pronto al confronto, ma nel rispetto delle regole''
amministrative 2024
Riccardo Vannetti ricorda i punti da rispettare in campagna elettorale: ''Servono l’ufficialità delle candidature, un'organizzazione terza, un arbitro super partes, programmi elettorali, tempi e modi ben definiti secondo le norme della par condicio''

Candidature ufficiali, organizzazione terza, arbitro super partes, programmi elettorali e regole ben definite.

Riccardo Vannetti, candidato sindaco di Colle di Val d’Elsa per la coalizione del centrosinistra, interviene sul tema del confronto pubblico, di cui si è parlato negli ultimi giorni.

“Io sono pronto - dice Vannetti - non ho nessun problema a confrontarmi con gli altri avversari. Lo faremo al momento debito però. In questo momento, come ricordo a tutte e a tutti, nessuno di noi è ufficialmente designato, poiché le liste saranno presentate nei tempi previsti dalle disposizioni normative. Da quel momento in poi faremo anche i confronti pubblici, non c’è nessun timore nell’affrontare questo”.

Vannetti riporta la discussione in corso sui social su un livello consono a un argomento importante come quello della campagna elettorale.

“Certo che il confronto non può essere chiamato da un candidato o da una candidata, perché loro fanno appunto i candidati. Un candidato non può essere l’organizzatore di un confronto pubblico, per questo occorre un’entità terza, che sia un’associazione culturale, un organo di informazione, un’associazione di settore o di categoria. Poi, soprattutto, il candidato che vuole chiamare gli altri a confronto non può essere l’arbitro, e quindi non può decidere i modi, i tempi, il luogo né le domande e le risposte”.

Io sono pronto - ribadisce il candidato del centrosinistra colligiano - non mi tiro indietro, ma serve un moderatore super partes, serve un’organizzazione dell’evento nei modi corretti e, soprattutto, siccome siamo in campagna elettorale, servono delle regole ben precise. Questa proposta di confronto, così com’è stata presentata, vuole spostare la campagna elettorale sul terreno della pura demagogia e del populismo più becero. Sarebbe come giocare una partita di calcio tra due squadre rivali, senza arbitro e senza regole, forse anche senza porte e linee del campo. Davvero si vuol far credere ai miei concittadini che è possibile questo? Credo che si stia molto sottovalutando l’intelligenza dei colligiani e delle colligiane”.

L’ultima puntualizzazione di Riccardo Vannetti, riguarda i contenuti del confronto.

“Mi chiedo poi su che cosa dovremmo realmente confrontarci, perché a me risulta che, allo stato attuale, a livello cittadino sono l’unico ad aver presentato il programma. Ci si confronterà quando tutti e quattro i candidati avranno presentato il loro e si inizierà, forse, a fare meno passeggiate romantiche che vagheggiano interventi amministrativi senza mai spiegare come e con quali fondi, e si tornerà a parlare dei temi che interessano davvero alla cittadinanza”. 

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