Pd Colle di Val d'Elsa a mezzo nota stampa:
La questione che riguarda il rifacimento dei bagni pubblici di Santa Caterina, che ha impegnato buona parte dell’ultimo consiglio comunale, rischia di trasformarsi in un caso spinoso per l’attuale amministrazione comunale.
“Ci riferiscono che rimetteranno a posto la struttura entro l’anno, impegnando una cifra di non poco conto, 70mila euro. Per fare in fretta però non saneranno uno dei problemi principali del servizio, e cioè che non è accessibile, sia da persone diversamente abili sia da un genitore con il passeggino” dice il capogruppo Pd Riccardo Vannetti.
“Il problema però - continua Vannetti - è che non sembrano rendersi conto del messaggio che danno. Una pubblica amministrazione che nel 2024, quando finalmente l’attenzione su questo tema è fortissima e garantita dalle leggi, che dice di fatto ‘intanto ci occupiamo degli abili’. Relegando quindi gli altri a un momento successivo. Perché? Perché sono meno importanti? Mi spiace dirlo, ma questa è discriminazione. E ancor più mi spiace perché viene dall’amministrazione comunale. Provo un profondo senso di disagio nei confronti delle cittadine e dei cittadini di Colle di Val d’Elsa per questo motivo. Non solo è sbagliato e irrispettoso, è diseducativo per le nuove generazioni che ci osservano amministrare”.
Vannetti, con gli altri consiglieri del centrosinistra, propone di risolvere il problema in modo temporaneo con una struttura prefabbricata, dal momento che oggi ne esistono di tutti i tipi, anche belle e curate oltre che funzionali e accessibili, nell’attesa di risolvere il problema dei servizi igienici di Santa Caterina in modo definitivo, senza intervenire più volte.
“Faccio un appello alle associazioni colligiane, in special modo tutte quelle che si occupano di sociale - dice Vannetti - che dovrebbero far sentire, e forte, la propria voce su un caso come questo. Chiamo a raccolta l’associazionismo tutto, penso a LaGorà, all’Auser, a Mosaico, al Telaio… Hanno dimostrato di sapersi muovere unite per salvare l’Elsa, oggi è in ballo il rispetto e la dignità di tutte le persone, l’urgenza di abbattere tutte le barriere, quelle architettoniche, ma soprattutto quelle culturali. Quelle che fanno dire a un sindaco e a un vice sindaco ‘intanto facciamo, agli altri pensiamo dopo’ senza provare nemmeno un briciolo di contrizione”.
La questione è stata stigmatizzata anche dal capogruppo di Colle per Vannetti Sindaco Domenico Ponticelli. “Il problema dei bagni di Santa Caterina - ha detto - è serio. Ma è necessario effettuare una ristrutturazione adeguata così da permettere a tutti di accedervi. Perfino se chi ha difficoltà fosse un solo cittadino. Non è possibile pensare a investire in un intervento che sarà utilizzabile solo da una parte della popolazione”.
Dopo l’ultima riunione consiliare il caso dei bagni pubblici di Santa Caterina ha tenuto banco sui social, dove il tema è stato trattato in modo da mettere in ridicolo le affermazioni del centrosinistra. Sono state diffuse immagini con improbabili box da cantiere in mezzo a piazze storiche, con l’intenzione di far passare tutto ciò come l’effettiva richiesta dei consiglieri del centrosinistra.
In realtà la proposta veicolata dai consiglieri di Pd e Colle per Vannetti Sindaco era stata estremamente chiara nel riferirsi a strutture igieniche di livello, oggi disponibili sul mercato, utilizzate anche per grandi feste o altri eventi sociali.
“Non mi sogno certamente di attribuire agli amministratori colligiani la responsabilità di ciò che alcune persone diffondono sui social - precisa Vannetti - ma ci terrei veramente che da parte del Comune venisse fatto un lavoro importante anche a livello di educazione e di comunicazione perché non si debba più nemmeno pensare che possa essere normale trasformare in occasione di dileggio condizioni di difficoltà che riguardano le persone”.
“Riguardo al progetto di cui siamo stati informati - conclude Vannetti - cercheremo di verificare se si attiene alle leggi vigenti in materia che stabiliscono che tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione devono essere privi di barriere architettoniche”.