All’ombra di pievi medievali, disposti ai margini di antichi poderi, cornici di residenze nobiliari: sono gli incantevoli giardini che puntellano i paesaggi della Toscana. Giardini e Ville dai quali è riconoscibile il timbro dell’epoca che si snoda in forme artistiche e culturali in una continuità che arriva fino ai giorni nostri. Per gli amanti di magiche oasi verdi e dimore d’epoca alcuni consigli su quali giardini visitare in Val d’Elsa e dintorni.
Horti Leonini, San Quirico d’Orcia
Racchiusi nel cuore di San Quirico, in Val d’Orcia, gli Horti Leonini sono un chiaro esempio di giardino all’italiana, uno stile di giardino tardo rinascimentale privo di un’abitazione signorile e caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi, tra alberi e siepi. Realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni, dal quale prendono il nome, gli Horti Leonini si articolano in due zone dove il selvatico ed il geometrico convivono. L’ingresso principale si apre a ventaglio ed è caratterizzato da siepi potate che costituiscono aiuole triangolari arrivando al “Giano bifronte” che delinea il confine fra le due zone. Attraverso una scalinata in travertino si arriva al piazzale superiore dove un tempo troneggiava la torre del Cassero medievale, distrutta durante la Seconda guerra mondiale.
Giardino Pensile di Palazzo Piccolomini, Pienza
Palazzo Piccolomini avvolto tra natura e paesaggio cela nel suo piano terra un incantevole giardino commissionato da papa Pio II Piccolomini a Bernardo Rossellino: si tratta del primo giardino pensile del rinascimento. Il giardino si compone di quattro aiuole di forma rettangolare delimitate da doppie siepi bosso che conferiscono al giardino un aspetto pittoresco, tra i quali si snodano due viottoli ricoperti di ghiaia. Al centro del giardino è posta una fontana, mentre nei quattro angoli d'ogni aiuola si innalzano alberelli di alloro. Sul fondo del giardino, invece, si aprono tre arcate dal quale è possibile perdersi nell’immensa veduta della val d’Orcia e del monte Amiata. Arte e natura convivono in una fusione perfetta.
Villa Cetinale, Sovicille
Immersa fra sinuose colline, in provincia di Siena, si erge Villa Cetinale. Progettata dall’architetto Carlo Fontana, allievo e collaboratore del Bernini, e costruita in stile barocco romano per volere del cardinale Flavio Chigi per Papa Alessandro VII, Villa Cetinale è un paradiso a cielo aperto. Costruita tra il 1676 e il 1678 la Villa vanta un giardino paesaggistico barocco fra i più importanti d'Italia, ornato da querce, cipressi e alberi da frutto. Le siepi di bosso delimitano le aiule potate geometricamente e qui e là si ergono statue e topiari di tasso. La villa color crema comprende, inoltre, il parco della Tebaide e il Romitorio.
Eremo di San Leonardo al lago, Monteriggioni
Un tesoro nascosto che incrocia un ramo della Via Francigena, immerso in un’atmosfera magica, fra boschi di lecci e querce, presso la località Santa Colomba: è l'Eremo di San Leonardo al Lago. Ricordato con questo nome per la presenza di un lago prosciugato nel 18esimo secolo, il complesso monastico, progettato a pianta quadrangolare con gli edifici che si articolano intorno al chiostro, è immerso nel silenzio e nella natura. Una tappa piacevole per passeggiare, godersi il paesaggio e impreziosirsi di nozioni storiche relative al passaggio di più comunità che lo hanno abitato, della prosperità che ha conosciuto e le opere che lo arricchiscono.
Il Cassero, Poggibonsi
Nel cuore della Toscana, nei pressi di Poggibonsi, si eleva una maestosa opera di fortificazione a pianta pentagonale, nel quale si inserisce una forma rettangolare dotata ai suoi vertici di bastioni, riflettendo uno schema prevalentemente geometrico di città ideale: si tratta del Cassero. Attraversando l’unico punto di ingresso si percorrerà un corridoio che conduce ad una vasta area a cielo aperto. A seguito di uno scavo archeologico che ha portato alla luce una storia più antica di quella dichiarata da alcune fonti, è stato inaugurato sul colle il Parco Archeologico e Tecnologico di Poggio Imperiale, con lo scopo di offrire al turista e ai cittadini la possibilità di visitare le meravigliose scoperte. La distesa di verde è l’ideale per una passeggiata primaverile, circondati da un’imponente vallata.
Fonte delle Fate, Poggibonsi
Non tanto distante dal Cassero, Poggibonsi conserva un altro luogo che potrebbe definirsi incantato. Suggestiva ed immersa nel verde, la fonte delle fate è una fontana pubblica il cui nome gli è stato attribuito dalla tradizione popolare e si riferisce ad antiche credenze secondo le quali luoghi simili, come le acque, erano luoghi sorvegliati da creature misteriose. Costruita nel XIII ma riportata alla luce solo nel 1803, in occasione di alcuni lavori, la fonte è stata arricchita con installazioni artistiche moderne. Addentrandosi in quest’oasi verde vi si respira un'atmosfera in cui il tempo sembra essersi cristallizzato. Ideale per godersi una passeggiata in tranquillità ed avvolti dal verde.
Castello di Brolio, Chianti
Nel comune di Gaiole in Chianti sulla sommità di un poggio si eleva il Castello di Brolio. Immerso nel verde e nei vigneti il Castello conserva su di esso l’avvicendarsi di epoche diverse, dove architettura medievale e gotica sono state artefici dell’attuale costruzione la cui imponenza si deve a Bettino Ricasoli. I giardini all’italiana che circondano il maniero cedono il passo a fitti vigneti mentre il versante nord della collina su cui è posto il Castello racchiude un esempio di bosco inglese con una collezione di piante che interessano diverse specie: dalla sequoia sempre verde ai cedri del libano. La visita agli esterni è visitabile a pagamento.