Rcr di Colle Val d'Elsa, dalla crisi alla rinascita

Rcr di Colle Val d'Elsa, dalla crisi alla rinascita
regione toscana
Oggi visita del consigliere Fabiani

Ha una storia di lunga resilienza ed è riuscita ad affrontare il buio della pandemia e la crisi dei costi energetici. Ora in quella storia è possibile scrivere anche pagine di rilancio. Si inizia infatti a scorgere l’uscita dal concordato, a cui la società fece ricorso per fronteggiare una pesante condizione debitoria.

La Rcr Cristalleria italiana di Colle Val d’Elsa è uno storico insediamento industriale toscano, punto di riferimento a livello globale per la cristalleria da tavola di qualità, che occupa attualmente oltre 300 lavoratori. Nel corso del tempo ha abbandonato il cristallo a piombo optando per la produzione con minor impatto ambientale del Luxion eco crystal glass. 
Questa mattina il consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani ha fatto visita assieme ai membri dell’unità di crisi della Regione e di Arti allo stabilimento incontrando l’amministratore delegato Roberto Pierucci le Rsu e i lavoratori.

La Rcr ha conosciuto momenti di difficoltà gravi ma ha saputo però mettere in campo una reazione che la Regione ha seguito e accompagnato”, ha osservato Fabiani. “È stata una reazione del management ma anche – ha aggiunto - dei lavoratori e delle loro rappresentanze che sono stati coloro che ci hanno creduto quando non ci credeva più nessuno, mantenendo accesa una speranza, che poi è la forza che consente di guardare al futuro con fiducia e di confrontarsi su prospettive nuove”.

All’inizio dello scorso decennio l’azienda ha attraversato una crisi molto profonda, che investiva la produzione, il mercato e la situazione debitoria. Ha lanciato con successo nel 2010 il programma “20-20”, ovvero 20% in meno di costi e 20% in più di fatturato, che ora consentirà di procedere all’ingresso di nuova forza lavoro.

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