Ieri sera, dopo il rinvio del Palio, quattro attivisti animalisti hanno occupato la Fonte Gaia, recentemente restaurata, nel centro storico di Siena. Un quinto membro, inizialmente collaborativo con la polizia, si è poi unito alla protesta stendendosi fuori dall'inferriata, venendo portato via per primo tra gli applausi dei contradaioli presenti. Gli attivisti sono stati condotti in questura per accertamenti, con la Digos al lavoro per determinare eventuali danni al monumento, causati dall'uso di carbone vegetale nell'acqua. Gli attivisti potrebbero essere accusati di danneggiamento e dovranno pagare una multa di 160 euro ciascuno, oltre alle eventuali spese per il ripristino della Fonte Gaia.
“Nella giornata del palio di Siena, venerdì 16 agosto, un gruppo di attiviste del movimento antispecista Ribellione Animale ha tinto di nero l’acqua della Fonte Gaia, in segno di lutto, per tutti i cavalli morti negli anni durante il palio o a causa di questa ricorrenza. Rimaste per più di un’ora dentro la vasca monumentale di Piazza del Campo, le attiviste hanno letto i nomi di tutti cavalli morti per ricordarli. Con quest’azione diretta, dopo anni di ostruzionismo da parte della Questura per manifestazioni preavvisate, si vuole denunciare in modo dirompente non la ricorrenza in sé, ma lo sfruttamento animale da cui ancora non si è emancipata. Sugli striscioni infatti si legge: Basta sfruttamento animale” fa sapere Ribellione Animale in un comunicato