Ponte di Bellavista: Vivi Poggibonsi critica l'amministrazione per il mancato Consiglio Comunale aperto

Ponte di Bellavista: Vivi Poggibonsi critica l'amministrazione per il mancato Consiglio Comunale aperto
vivi poggibonsi
L’opposizione accusa l’amministrazione di mancanza di trasparenza e sollecita ristori economici per cittadini e imprese colpite dalla chiusura prolungata.

Il gruppo “Vivi Poggibonsi” ha espresso delusione per l’incontro organizzato dalla Sindaca Cenni e dall’ex Sindaco Bussagli, previsto per il 17 settembre a Bellavista. Secondo Vivi Poggibonsi, questo evento avrebbe mortificato la proposta di un Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini, richiesta ufficialmente tramite una mozione presentata il 3 settembre. Il gruppo riteneva che l’occasione di un confronto pubblico fosse fondamentale per fare chiarezza e ricercare soluzioni condivise per il bene comune.

La critica principale rivolta all’amministrazione comunale riguarda l’atteggiamento chiuso e l’arroganza percepita del Partito Democratico locale, accusato di non volersi aprire al confronto, nonostante il centrosinistra non abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti alle ultime elezioni. Secondo Vivi Poggibonsi, servirebbe maggiore cautela e rispetto nei confronti dei cittadini e dei loro rappresentanti.

Particolare disappunto è stato espresso anche nei confronti del Presidente del Consiglio, che non avrebbe tutelato le minoranze non convocando il consiglio richiesto in forma ufficiale.

Le questioni che Vivi Poggibonsi avrebbe voluto porre in Consiglio riguardano principalmente la chiusura del Ponte e della Cassia. Il gruppo lamenta il mancato utilizzo della procedura d’urgenza per la progettazione e la gara, portando come esempio casi simili in Toscana. Altre preoccupazioni sollevate riguardano i tempi reali di conclusione dei lavori, che potrebbero estendersi oltre sei anni, con pesanti ricadute economiche e sociali sulle frazioni di Staggia e Bellavista. Infine, Vivi Poggibonsi chiede con forza che il Comune, la Provincia e la Regione adottino misure di ristoro economico per cittadini, commercianti e imprese, al fine di compensare i danni subiti a causa della lunga chiusura del Ponte.

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