Poggibonsi: un 20enne straniero fermato con 13 grammi di droga

Poggibonsi: un 20enne straniero fermato con 13 grammi di droga
spaccio di droga
Il giovane era in possesso anche di 600 euro in contanti: era già stato arrestato lo scorso anno per un altro reato

I militari dell’Arma dei Carabinieri, a Poggibonsi, nei giorni scorsi hanno tratto in arresto in flagranza di reato un ventenne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto rientra nell’ambito di una più vasta attività straordinaria di controllo del territorio posta in essere, nella cittadina poggibonsese, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia. I militari facenti parte del fitto dispositivo di controllo, nel pomeriggio del 15 Maggio scorso, hanno notato il giovane di origine straniera, già tratto in arresto lo scorso anno per altro reato, che alla loro vista avrebbe tentato di allontanarsi a bordo di una bicicletta.

L’atteggiamento sospetto ha trovato riscontro poiché, all’esito delle perquisizioni personali e locali, lo straniero è stato trovato in possesso di oltre 600 € in contanti e diversi tipi di sostanza stupefacente già suddivisa in dosi, per un totale di circa 13 grammi, oltre ad un bilancino di precisione e materiale vario per il suo confezionamento.

Al termine degli accertamenti preliminari, in relazione ai diversi quantitativi e tipologia di sostanze stupefacenti rinvenute e alla disponibilità di una considerevole somma di denaro in contanti, gli operanti hanno ipotizzato sussistere le condizioni legittimanti la privazione della libertà personale, dichiarando il giovane in arresto in flagranza del reato previsto dall’art. 73 del D.P.R. n.309/90 (detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope), mettendolo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e conducendolo presso la casa Circondariale di Siena.

Nell’udienza di convalida, svoltasi presso il Tribunale Ordinario di Siena lo scorso 16 Maggio, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, condividendo la richiesta formulata dal Pubblico Ministero, ha disposto altresì la misura della custodia cautelare in carcere.

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