Poggibonsi, Susanna Cenni: ''Sanità pubblica e universale come valore da tutelare a ogni costo''

Poggibonsi, Susanna Cenni: ''Sanità pubblica e universale come valore da tutelare a ogni costo''
amministrative 2024
Nel programma elettorale proposte per l'assistenza territoriale, il tema dell'abitare e l'inclusione sociale. Se ne parla martedì 28 Maggio in un incontro pubblico con Spinelli, Bezzini e Laureti

Tutelare la sanità pubblica, universale e di qualità, mantenendo un alto livello delle prestazioni e una presenza capillare sul territorio; affrontare le fragilità e le nuove povertà; incrementare la collaborazione con il terzo settore: la città Futura mette al centro le vite degli uomini e delle donne, i loro bisogni e i loro diritti. Sono molte le idee e le proposte dedicate alla sanità e al welfare e contenute in “Futura: la città che verrà”, il programma elettorale con cui Susanna Cenni si candida a sindaca di Poggibonsi. Se ne parlerà anche domani, martedì 28 Maggio alle 18, nella sala de La Ginestra, in un incontro con gli assessori regionali della Toscana Simone Bezzini (sanità) e Serena Spinelli (welfare) e con Camilla Laureti, candidata del PD alle elezioni europee.

“Se in Italia cresce il numero delle persone che, per difficoltà economiche, rinunciano alle cure - afferma la candidata sindaca Susanna Cenni - non è un problema delle singole persone, ma di una comunità che sta arretrando spaventosamente. Va invertita la rotta e va valorizzata una gestione della sanità dalla parte dei cittadini e delle cittadine e che sia, ovviamente, pubblica e universale, di qualità e distribuita in modo capillare sul territorio”.

Ma la salute pubblica non significa soltanto risposte sanitarie: significa un sistema integrato e coeso di servizi che tutelino il benessere e la qualità della vita. Poggibonsi ha circa 28.300 abitanti; sono oltre 12.500 i nuclei familiari di cui poco più di 5.00 con figli; gli anziani sono il 33% della popolazione mentre il 27% sono giovani under 30; sono oltre 3.000 le persone che arrivano da altri Paesi. Avere a cuore la comunità significa prendersi cura di tutti loro con progetti e servizi diversi e puntuali che mirino a tutelarne la salute fisica, psichica e sociale.

“Come per la sanità pubblica - aggiunge Cenni - anche le politiche sociali dovranno mettere ancora di più al centro le persone e le famiglie, con l’intento di non lasciare indietro nessuno, per rispondere alle esigenze, alle vulnerabilità e per favorire processi di inclusione e integrazione. La crisi economica, aggravata dal periodo pandemico, ha visto crescere significativamente il numero di persone in situazioni di povertà estrema o a basso reddito, in particolare per le famiglie più fragili. Anche il sistema sociale del nostro Comune e del nostro territorio ne ha pesantemente risentito, facendo fatica ad affrontare tutti i nuovi e maggiori bisogni espressi e inespressi della popolazione e l’aumento delle povertà formativa, economica, sociale, abitativa, alimentare. La risposta che guarda verso una necessaria innovazione sociale si concretizza nel riprogrammare e pianificare gli interventi per priorità e mantenendo una relazione quotidiana con tutto il Terzo Settore”.

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