La ferrovia Empoli-Siena, o Ferrovia Centrale Toscana fu inaugurata il 14 ottobre 1849, come già narrato in un libro di alcuni anni fa realizzato insieme all’amico Mauro Minghi, nel quale si raccontano le lunghe e complicate vicissitudini che portarono alla realizzazione di tale opera. Il 29 marzo del 1885 fu poi inaugurato anche il tronco ferroviario Poggibonsi-Colle val d’Elsa. Poco si è detto invece sui molti progetti, mai realizzati, di collegare la nostra città con altri paesi e zone della Toscana.
Di progetti ferroviari se ne fecero tanti, dall’unità d’Italia fino allo scoppio della prima guerra mondiale, ma trovarono sulla strada una serie di ostacoli, dovuti in parte alldifficoltà oggettive di realizzazione, in parte alle rivalità tra Comuni, ognuno interessato a far passare la ferrovia dal proprio territorio. Nei primi anni del novecento, infine, la concorrenza dei mezzi a motore, dai primi omnibus agli autobus più efficienti, fece definitivamente abbandonare tali progetti, insieme, forse, all’entrata in guerra dell’Italia che fece concentrare l’attenzione di tutti su altri problemi più urgenti.
Il primo progetto successivo all’inaugurazione della Ferrovia Centrale Toscana fu dell’ingegnere Cesare Pannilunghi, il quale, nel 1860, previde una ferrovia che da Poggibonsi, attraverso Colle, il territorio di Casole e il Berignone sarebbe dovuta arrivare fino alle Moje di Volterra, dette anche di Leopoldo in seguito alla ristrutturazione degli stabilimenti di estrazione operata nel ‘700 dal granduca, ossia all’attuale paese di Saline di Volterra. (Il nome “moje” deriva da muriae = acque salate, saline). Secondo il progetto la ferrovia avrebbe dovuto seguire il corso dei fondovalle solcati dai torrenti Sellate e Senna, poi dal fiume Elsa e quindi dal torrente Staggia.
Otto anni dopo, nel 1868, fu il generale Nicola Ardoino che prospettò una ferrovia Saline-Volterra (località Cappuccini)-Poggibonsi.
Nel 1873 si ebbero addirittura due progetti diversi, uno dell’ing. Giovanni Jecini, l’altro elaborato dal Comune di S.Gimignano, quest’ultimo sul seguente percorso: Saline-Caggio-Spicchiaiola-Sensano-Cetine-S.Gimignano-Poggibonsi. Quattro anni dopo, nel 1877, un progetto analogo lo elaborò l’ing. Mazzi.
E’ invece del 1887, quando ormai Poggibonsi era collegata a Colle dalla via ferrata, un progetto Cuppari, che prevedeva il collegamento della nostra stazione con la valle dell’Era sul tracciato Poggibonsi-S.Gimignano-Camporbiano-Vicarello-Valle dell’Era.
I progetti, o i sogni, proseguirono anche nei primi anni del novecento. Nel 1902 abbiamo il progetto Ginori-Conti, che riprendeva un po’ il vecchio disegno del Pannilunghi sul tracciato Saline-Pomacance-Berignone-Torrente Sellate-Casole- Mensanello-S.Marziale-Colle e quindi Poggibonsi.
Intanto non mancarono le riunioni di sindaci della Valdelsa e dintorni su tali progetti. Nel 1906 si prospettò anche un collegamento tra Colle e Massa Marittima. L’anno dopo l’ing. Giovanni Pampaloni avanzò un progetto sul tracciato Poggibonsi-S.Gimignano-Cetine-Pignano-Rastrello-Caggio-Saline.
Nel frattempo però si stava pensando, realisticamente questa volta, a collegare subito Saline con Volterra. Nel 1908 venne elaborato infatti un progetto in tal senso, che trovò finalmente attuazione e il 15 settembre 1912 fu inaugurato così il tratto ferroviario tra la stazione di Saline e quella di Volterra S.Lazzero, che, dato il notevole dislivello, utilizzava il sistema a cremagliera.
I Comuni della Valdelsa a questo punto, dato che ormai Volterra era collegata alla strada ferrata, proposero due tracciati antagonisti che portavano entrambi all’antica città etrusca: il primo, sostenuto dalle amministrazioni di Casole e Colle, sul tracciato, ovviamente, Volterra-Casole-Colle; il secondo, sostenuto da S.Gimignano, sul tracciato Volterra-S.Gimignano-Poggibonsi.
In questo frangente il sindaco Fontani di Poggibonsi si dichiarò neutrale, in quanto i treni dovevano, con entrambe i progetti, transitare comunque dalla nostra stazione.
Si parlò tanto, si discusse, si fecero riunioni, ma non si arrivò a niente. Nel frattempo erano iniziati i primi collegamenti su strada con omnibus da Poggibonsi a S.Gimignano e da Firenze a Volterra, (1914) e poi anche da Poggibonsi a Massa Marittima (1915).
Forse anche questo fece mettere definitivamente nel cassetto i sogni di vedere sbuffare le locomotive sotto le torri di S.Gimignano o per le valli del Berignone.
Oggi il sogno pare sia quello di vedere prima o poi raddoppiare o elettrificare la tratta Poggibonsi-Siena. Chissà… Sognare non costa niente.
(V. anche Burresi-Minghi “Poggibonsi al tempo di Napoleone, Pietro Leopoldo e Garibaldi” - 2017. Burresi Minghi “Poggibonsi dal primo novecento al fascismo” - 2016. Guerranti-Mantelli “Un treno per Colle” -2010)