Una nuova modalità di gestione delle strade provinciali dell'Empolese Valdelsa che prevede lo svolgimento di molti più servizi. È quella che ha preso il via lo scorso 3 agosto, esercitando una facoltà consentita dal vigente contratto di Global Service, stipulato dalla Città Metropolitana di Firenze con il raggruppamento temporaneo di imprese avente come capogruppo Avr Spa.
I servizi a canone che finora venivano svolti esclusivamente sulle strade provinciali e regionali dei territori della Piana Fiorentina, de Le Signe e del Chianti Fiorentino, si estendono quindi ai 316 km di strade provinciali della zona Empolese Valdelsa, prevalentemente collocate negli 11 comuni di cui si compone.
Al momento restano fuori dal contratto i 41 km di strade regionali della medesima zona, rappresentati dalle SR 429 e SR 436, ma con l'intento di integrarle dal prossimo anno.
L'estensione è avvenuta esercitando una facoltà consentita dal vigente contratto di Global Service, avviato fin dal 3 novembre 2018 e in scadenza il 3 novembre 2026.
Senza considerare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che vengono sempre appaltati a ditte esterne mediante lo strumento dell'Accordo Quadro quadriennale, con questa recente estensione dei servizi la gestione delle strade della Città Metropolitana di Firenze risulta oggi svolta attraverso due modalità differenti tra loro: una gestione in amministrazione diretta per quel che riguarda il territorio di nord-est (Alto Mugello, Mugello, Valdarno e Valdisieve) e una gestione in regime di Global Service per quel che riguarda il territorio di sud-ovest (Piana Fiorentina, Le Signe, Chianti Fiorentino, Empolese e Valdelsa).
La recente scelta di estendere i servizi del vigente contratto di Global Service anche alla zona Empolese Valdelsa rappresenta una soluzione di breve periodo. Gli obiettivi sono molteplici: evitare i disservizi che la persistente carenza di personale avrebbe rapidamente generato; migliorare sia i servizi che finora venivano svolti dal personale interno (ad esempio sorveglianza e controllo cantieri, pronto intervento, pulizia della rete di deflusso acque meteoriche, gestione sinistri), sia quelli che venivano appaltati a ditte esterne (come servizi invernali, gestione del verde, manutenzione delineatori stradali e cippi chilometrici); effettuare nuovi servizi in maniera sistematica così da elevare il livello di sicurezza stradale e la qualità dell'offerta resa agli utenti (per esempio call center, sistema informativo, rilievo dati e monitoraggio, rimozione rifiuti e diserbo).
"Con questa scelta ci si aspettano cambiamenti tangibili, perché con l'amministrazione diretta non eravamo più in grado di offrire servizi adeguati - spiega Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e consigliere delegato della Metrocittà alla viabilità in questa parte di territorio -. In questo caso c'è invece una ditta sempre presente per eventuali segnalazioni, pronta a intervenire anche, per esempio, sui pericoli che si creano sulle strade in maniera improvvisa e per offrire in generale un'attenzione nei confronti dell'utenza molto più efficace di prima.
La scelta di estendere alla zona Empolese Valdelsa i servizi a canone del contratto di Global Service rappresenta anche l'inizio di una fase sperimentale, la cui valutazione orienterà le scelte strategiche da adottare nel lungo periodo, a decorrere dal 3 novembre 2026. Infatti, questa fase consentirà di misurare meglio costi e benefici riferiti ai diversi modelli gestionali possibili, applicati su un patrimonio stradale sufficientemente esteso, così da scegliere (o meglio, far scegliere alla nuova amministrazione che si insedierà nel giugno 2024) quale modalità adottare per gestire nel lungo periodo non soltanto le strade dell'Empolese Valdelsa ma l'intera rete stradale della Città Metropolitana di Firenze.
Un'eventuale scelta orientata verso il modello del Global Service avrà davanti il tempo necessario per essere adeguatamente preparata facendo tesoro dell'esperienza maturata, richiedendo la pubblicazione di una gara europea per arrivare ad un nuovo affidamento entro il 3 novembre 2026. Allo stesso modo, anche un'eventuale scelta orientata verso il modello dell'amministrazione diretta avrà davanti il tempo necessario per essere adeguatamente pianificata e attuata gradualmente mediante l'assunzione e la formazione del personale occorrente (prevalentemente cantonieri), l'acquisto di mezzi e macchinari nonché la ristrutturazione con adeguamento igienico-sanitario dei centri operativi attualmente esistenti".