''Monteriggioni d'estate'': tutti gli appuntamenti fino al 27 agosto 2023

''Monteriggioni d'estate'': tutti gli appuntamenti fino al 27 agosto 2023
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Il cartellone estivo monteriggionese entra nella sua settima settimana. Ecco tutti gli eventi

Il cartellone estivo monteriggionese, frutto della consolidata collaborazione tra Comune di Monteriggioni, Fondazione Toscana Spettacolo, Monteriggioni AD 1213, Amici del Castello, La Scintilla, entra nella sua settima settimana; sono ben sei gli eventi che si terranno, all’insegna della trasversalità per andare incontro ai diversi pubblici.

Si inizia mercoledì 23 agosto con un doppio appuntamento. A Uopini, giardini donatori di sangue, ore 21.15, lo spettacolo per famiglie “Fantasia a quattro mani” di Enzo Cozzolino; con burattini, pupazzi, figure, oggetti e musica. Grandi pupazzi in una grande baracca, musiche e testi a misura di bambino, rigorosamente recitati dal vivo, assicurano un gioioso e divertente coinvolgimento da parte del pubblico nel mondo della fantasia. Consigliato per i bambini dai 4 agli 11 anni.

Enzo Cozzolino inizia la sua attività artistica come musicista, viaggiando e soggiornando negli Stati Uniti e in America latina. Insieme a Birgit Hermeling si addentra nel mondo del Teatro dei Burattini dopo l’incontro con grandi maestri burattinai come Walter Büttner e Otello Sarzi. Le produzioni teatrali sono caratterizzate da un linguaggio originale e moderno utilizzando tecniche miste, da quelle tradizionali del Teatro di Figura fino al teatro d’attore e di narrazione. Nel 2003 Birgit Hermeling si ritira dalle scene per intraprendere a tempo pieno la sua grande passione, la pittura. Enzo Cozzolino continua così come burattinaio solista, partecipando ai più importanti Festival, Rassegne e iniziative culturali in tutta Italia e all’estero e ha prodotto una decina di spettacoli diversi. Particolare attenzione viene data alla selezione delle musiche, alla progettazione delle scenografie ed alla recita del testo che è sempre dal vivo.  

Al Castello di Monteriggioni, in Piazza Dante Alighieri, alle ore 21.15, “Saturno e la luna sopra al Castello”; attesa serata di osservazione del cielo con Alessandro Marchini e lo staff dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena. Si ripropone una collaborazione ormai consolidata con il queste eccellenze dell’ateneo senese, capaci di meravigliare e coinvolgere il pubblico con le loro spiegazioni, i telescopi e le mappe del cielo. In un linguaggio semplice ed estremamente comunicativo i due grandi pianeti non avranno segreti per alcuno dei partecipanti.

Alessandro Marchini, senese, dal 1994 collabora alle attività astronomiche dell'Università di Siena, seguendo corsi di aggiornamento professionale per divulgatore scientifico e astronomico. Dal 2005 è responsabile dell'osservatorio astronomico universitario e nel 2010-2012 ne realizza l'automazione. Segue gli studenti universitari nelle loro attività di tirocinio e cura le esperienze didattiche e di ricerca offerte alle scuole di ogni ordine e grado. Svolge attività di ricerca su asteroidi, stelle variabili, pianeti extrasolari e nuclei galattici attivi, e ha pubblicato oltre 100 articoli al riguardo. È stato onorato dall'assegnazione del suo nome a un asteroide (55196 Marchini) per il suo impegno nella divulgazione dell'Astronomia.

Si prosegue giovedì 24 agosto ancora con un doppio appuntamento al Castello di Monteriggioni. In Piazza Dante Alighieri, ore 18,30, ai tavoli della Bottega del Castello tornano le Osterie Letterarie con "Io & Ia Mente, cervello e GPT" di Riccardo Manzotti e Simone Rossi. I due autori dialogheranno con Mario Prignano (RAI - Caporedattore centrale del Tg1). La partecipazione, con prenotazione obbligatoria, prevede un aperitivo al costo di 10 euro.

Il libro, proposto dai due istrionici autori, pur essendo divertente affronta temaiche di grande attualità. Chi sono io? O che cosa sono io? Una volta lo si sarebbe chiesto a un filosofo, poi a un neuroscienziato, oggi lo possiamo chiedere a una intelligenza artificiale, un IA, anzi una ia (in minuscolo). Ma la ia saprà che cosa è un io? La ia sarà un io? E l’io, poi, sarà qualcosa che si è o che si ha? Persi in questo labirinto di domande, un neuroscienziato e un filosofo della mente si confrontano con l’intelligenza artificiale in un dialogo a due (o a tre?) e si interrogano sulla natura di noi stessi e dei nostri alter ego artificiali. In un momento in cui le intelligenze generative (ChatGPT, Dall-E, OpenAI) sembrano diventare capaci di creare contenuti paragonabili a quelli degli essere umani, ci sentiamo smarriti. Siamo diventati obsoleti? Il cervello sarà in grado di competere con i computer dotati di nuovi algoritmi? C’è qualcosa che le macchine non hanno? E se ci fossimo trasformati in macchine a nostra volta? In fondo anche il cervello non contiene niente che la fisica non possa spiegare.

Simone Rossi è professore di neurologia all’Università di Siena, dirige l’attività clinica relativa alla Malattia di Parkinson e il Si-BIN Lab (Siena Brain Investigation & Neuromodulation Lab). È stato presidente della Società Italiana di Psicofisiologia e Neuroscienze Cognitive e segretario della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica. È un esperto internazionale di studi funzionali sul cervello, in particolare delle metodiche di stimolazione transcranica.

Riccardo Marzotti, filosofo e ingegnere, è professore di filosofia teoretica all’università IULM di Milano. È stato visiting scholar al MIT di Boston e ha pubblicato decine di articoli scientifici e filosofici. Si è sempre occupato di coscienza e di intelligenza artificiale, oltre che di media, psicologia dell’arte, stati allucinatori. Dal 2014 sostiene una teoria della mente di tipo naturalistico, ovvero la nostra esperienza non è una entità astratta come l’informazione, ma è tutt’uno con il mondo fisico nel quale viviamo. La sua è una forma di esistenzialismo 2.0.

La serata prosegue sempre in Piazza Dante Alighieri, ore 21,15, con uno spettacolo divertente e ricco di significato: “Le ragazze di San Frediano” protagoniste Daniela Morozzi, Anna Meacci, Chiara Riondino.

Tra i più noti romanzi di Vasco Pratolini, Le ragazze di San Frediano è una sorta di favola moderna, le cui vicende si snodano all’interno di un vero e proprio affresco di un quartiere della città di Firenze che diventa il vero protagonista del racconto. Le ragazze a cui Pratolini dedica il romanzo sono un gruppo di giovani donne che decidono una beffa ai danni del rubacuori del quartiere, in un’epoca in cui ribellarsi ai soprusi degli uomini era davvero difficile. Ed è proprio da questo spirito e da questo titolo così evocativo che le tre artiste fiorentine hanno deciso di ripartire, per un omaggio alla città e all’universo femminile che, pur tra pregi e difetti, ha sempre capacità di trovare strade nuove anche nei momenti più complicati.

Daniela Morozzi è una presenza abituale a Monteriggioni e ha bisogno di poche presentazioni. Ha un curriculum davvero molto ricco di interessanti esperienze nel mondo della recitazione a partire dal teatro, passando per il cinema e le fiction televisive. Da film come  “Ritorno a casa Govi” passando per due pellicole di Paolo Virzì come “Ovosodo” e “Baci e abbracci”. Tra le sue interpretazioni si ricordano anche quelle nelle serie tv “Distretto di Polizia”, per cui veste i panni dell’agente Vittoria Guerra e “Il Tredicesimo Apostolo”. Recentemente ha preso parte anche al cast de “La fuggitiva”, un’altra fortunatissima serie targata Rai con protagonista Vittoria Puccini.

Anna Meacci, tra le poche donne comiche toscane, ha già avuto un sold out in questa piazza pochi giorni fa con il suo “Volevo fare la Dj”, dove ha dialogato con il vasto pubblico facendolo letteralmente sbellicare dalle risate.

Chiara Riondino, con quel suo modo di vivere e cantare da donna assolutamente libera dalle maglie del mercato discografico, si è sempre tenuta alla larga dai riflettori di una facile notorietà, forte della sua unica, pura, sensibilità di musicista. Come tutti quelli della sua generazione, è cresciuta alla scuola della canzone popolare e di impegno civile, fin dai tempi del collettivo Victor Jara, insieme a suo fratello David, nella Firenze degli anni Settanta; armata solo di chitarra e voce, è capace come pochi di raccontare e cantare con forza e chiarezza, per amore, per gioco e per protesta.

Sabato 26 agosto, al Castello in Piazza Dante Alighieri, ore 21,15, arriva per esibirsi una delle band italiane che hanno fatto la storia, Skiantos in concerto. Hanno bisogno di poche presentazioni. Irriverente e non ipocrita formazione di rottura, fuori dagli schemi del grande mainstream, rappresenta da sempre la parte più eccentrica e ironica della musica italiana entrata nella storia attraverso l’invenzione del così detto “rock demenziale”. Gli Skiantos intervengono sul linguaggio delle parole e dei comportamenti, scelgono di essere banali, “stupidi”, allusivi, abusivi ed esagerati in contrapposizione alla retorica dei “buoni sentimenti” e alla prosopopea dei cantautori. Raccolgono segnali dal gergo giovanile per contaminare l’insopportabile modo del “buon senso”. A una presunta “poetica alta” da grande artista contrappongono una “poetica bassa” da artista sconnesso.

Sono stati guidati per anni dal grandissimo Roberto “Freak” Antoni, purtroppo scomparso, insieme a Dandy Bestia (eccezionale chitarrista), con un percorso fatto di 15 album, 6 raccolte, un numero infinito di concerti. Hanno ancora valanghe di fan italiani che hanno seguito e seguono le molte esibizioni di questo gruppo leggendario di straordinari musicisti, talvolta non compreso; non a caso una delle frasi preferite di “Freak”, peraltro anche autore di geniali libri e poesie, era: “La storia ci darà Ragione”. Questo è avvenuto proprio l’ultimo giorno di luglio del 2022 con un entusiastico endorsement di un’icona rock come Iggy Pop; infatti nella sua seguitissima trasmissione radiofonica “Iggy Confidential” su BBC 6 Music, dopo aver passato e commentato un brano di Chain and the Gang, ha detto: “…Questa è una canzone pazzesca, secondo me, ma questa ora le batterà tutte. Questi sono gli Skiantos. E Adam mi dice che gli Skiantos sono una band italiana punk demenziale formatasi a Bologna nel – pensavo non fosse vero perché è pazzesco! – nel 1975! E questo è preso dal loro secondo album ‘MonoTono’. Sono gli Skiantos e adesso vi lascio nelle loro mani molto, molto capaci con ‘Eptadone'”.

Si conclude Domenica 27 agosto, al Castello in Piazza Dante Alighieri, ore 21,15, con la “Beat generation Band in Concert”. Un viaggio nella musica degli anni ’60 e ’70 che riporterà il pubblico presente a ricordi, suoni e motivi di un passato ancora ben presente.

Si prega di prenotare per gli eventi ai seguenti recapiti: 0577 304834; [email protected]

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