Montefioralle, tra i borghi più belli d'Italia, verso le buone pratiche di sostenibilità

Montefioralle, tra i borghi più belli d'Italia, verso le buone pratiche di sostenibilità
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Il Comune ha aderito al Manifesto della Sostenibilità promosso dall’associazione nazionale ''I Borghi più belli d’Italia''

Bello, vitale e sostenibile. Il Comune di Greve in Chianti dà avvio ad un nuovo percorso per valorizzare, promuovere e sostenere l’identità, l’eccellenza paesaggistico ambientale e la qualità della vita del borgo di Montefioralle, membro chiantigiano insieme al vicino di collina, San Donato in Poggio nel comune di Barberino Tavarnelle, dell’associazione I Borghi più Belli d’Italia. Reduce dal successo della serata romantica che simbolicamente ha reso omaggio all’amore con la partecipazione e il coinvolgimento attivo di numerosi cittadini residenti, la presidente del Consiglio comunale Silvia Casati, delegata dall’amministrazione comunale alle relazioni con l’associazione, rafforza gli obiettivi e lancia una nuova strategia che fa leva sullo sviluppo delle buone pratiche di sostenibilità da attuare insieme alla comunità di Montefioralle.

L’intento è quello di dare continuità e concretezza ai contenuti del Manifesto di Sostenibilità sottoscritto a Lucignano alcune settimane fa dal Comune di Greve in Chianti insieme agli altri 28 enti locali toscani che rientrano nella rete dei Borghi più belli d’Italia. “L’impegno che intendiamo attuare in seno alla rete che ci permette di condividere esperienze e azioni concrete - dichiara Silvia Casati che ha sottoscritto l’accordo - è orientato a condividere i valori della Sostenibilità Ambientale, Economica e Sociale in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030”. “Monitoreremo nel tempo lo sviluppo di queste buone pratiche di sostenibilità all’interno della nostra comunità - aggiunge - comunicandole e rendendole trasparenti e misurabili”.

La bellezza esteriore deve corrispondere ad un territorio sostenibile e resiliente. E’ questo il principio che sta alla base della campagna di interventi virtuosi proposta dall’amministrazione comunale. “Porremo al centro delle nostre azioni - precisa Silvia Casati - il tema della lotta allo spreco alimentare e del riuso traendo spunto dalla tradizione fortemente radicata nel nostro territorio della cucina povera, lavoreremo su uno dei prodotti simbolo della gastronomia toscana, il pane casalingo, declinato nelle diverse ricette come la pappa al pomodoro, la panzanella, la ribollita, la bruschetta, i crostoni ripieni”.

“Mi piacerebbe che l'iniziativa diventasse un progetto pilota - rileva - da proporre ogni anno nel calendario degli eventi nazionali o toscani dei Borghi più belli d'Italia". La presidente del Consiglio comunale aspira a realizzare l’iniziativa focalizzata sulle pratiche sostenibili corredandola di attività specifiche curate dalle associazioni e dalle start up che si occupano di questi temi, corner informativi, degustazioni e menù dedicati con il coinvolgimento dei ristoratori e degli operatori economici locali. “Il nostro percorso che prende ad esempio la realtà di Montefioralle - conclude il sindaco Paolo Sottani - è teso a far rinascere i borghi grazie alla promozione di un turismo lento, sostenibile ed esperienziale con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento”.

Montefioralle fa parte della rete de “I Borghi più belli d’Italia” che riunisce circa 350 piccoli centri italiani di particolare pregio, connotati dalla qualità dell’accoglienza, dalla bellezza ambientale, dal decoro urbano, dalle caratteristiche storico-artistiche, dalla ricchezza materiale e immateriale del patrimonio architettonico e umano che rende il borgo vitale e dinamico.

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