Le esportazioni della provincia di Siena, sulla base dei dati provvisori pubblicati dall’ISTAT, si sono attestate nei primi nove mesi del 2023 a poco a oltre 3,7 miliardi di euro.
“Nel periodo Gennaio-Settembre 2023 - sottolinea Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena - il fatturato estero delle imprese senesi è in decisa crescita rispetto a quello dello stesso periodo del 2022 (+48,4%), con un passo superiore a quello medio regionale (+8,5%). Si tratta di un risultato già emerso con i dati relativi ai primi sei mesi del 2023 che questo terzo trimestre, chiusosi con un +43%, rafforza ulteriormente. Si tratta di dati che fanno emergere la crescita di rilevanza del nostro export innanzitutto a livello regionale: infatti rispetto al 4,9% sul totale regionale del 2020, abbiamo assistito ad un incremento al 6% nel 2021 e al 6,4% nel 2022 fino ad arrivare all’8,8% dei primi nove mesi del 2023. Allargando l’ambito territoriale, se sommiamo ai 3,7 miliardi di Siena i quasi 8 miliardi di Arezzo, possiamo oggi affermare che le esportazioni complessive delle imprese iscritte alla nostra Camera di Commercio contribuiscono con il 27% al totale export della Toscana”.
“Sono ancora una volta - prosegue il Presidente Massimo Guasconi - i prodotti farmaceutici a far volare il nostro export: nel terzo trimestre infatti crescono di un ulteriore +38% rispetto allo stesso periodo del 2022 portando il valore complessivo delle vendite all’estero , in questi primi nove mesi dell’anno, a sfiorare la soglia dei 2 miliardi di euro, un valore superiore dell’80,9% rispetto a quello dello scorso anno. Gli Stati Uniti, con un aumento del +77% delle vendite pari a 772 milioni di euro si confermano come primo mercato di riferimento. Mantiene il secondo posto la Polonia (+ 31,8% e 398 milioni di fatturato) che per molti trimestri è stato il mercato più importante per le produzioni farmaceutiche senesi. Al terzo posto si posiziona il mercato belga che in questi primi 9 mesi del 2023 raggiunge un fatturato di 215 milioni di euro. Si tratta di un partner particolarmente strategico poiché il Belgio non soltanto è uno dei più importanti hub mondiali di distribuzione ma è anche il primo Paese europeo destinatario di investimenti in ricerca e sviluppo farmaceutico pro-capite, con la cosiddetta “Pharma Valley” belga (nella provincia di Hainaut, in Vallonia) che produce il 16 per cento del fatturato ed il 10 per cento degli investimenti complessivi in R&D dell’intero comparto biotech europeo. Positivi inoltre i risultati di Canada, Francia e Spagna. In attesa dei dati definitivi dell’anno, pur in presenza di segnali che sembrano ipotizzare un possibile rallentamento dell’economia italiana nei prossimi mesi, questo 2023 conferma Siena come una delle province toscane più vocate all’export. Un risultato non scontato fino a pochi anni fa”.
“Altro settore rilevante, per l’economia nazionale e per quella senese, è certamente il comparto agroalimentare - commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio Marco Randellini - per l’export provinciale parliamo di 479 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, per i tre quarti realizzati dal settore delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante. Per le etichette senesi, nei primi nove mesi del 2023, si è registrato un export complessivo di circa 321 milioni di euro, con una contrazione del -5% rispetto al 2022.Il primo mercato di destinazione è quello statunitense con 111 milioni di euro ed una flessione del -10,9% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Seguono poi la Germania con 34 milioni di euro (+ 6,3%) e il Canada con 24 milioni di euro (-13%) mentre la Gran Bretagna, dopo la contrazione succesiva alla Brexit, vede riprendere l’importazione di vini senesi per un valore superiore ai 16 milioni di euro.
Il comparto della camperistica è il secondo settore di specializzazione dell’export senese con un contro valore dei beni esportati nei primi nove mesi del 2023 pari a oltre 468 milioni di euro: purtroppo anche il dato del terzo trimestre (-23,6) conferma la fase di sensibile rallentamento rispetto allo scorso anno, attestando il consuntivo gennaio-settembre a -30,1%. Nonostante la flessione complessiva sono in segno positivo i primi tre mercati del settore: la Germania resta di gran lunga il primo mercato di sbocco con 193 milioni di euro ed una crescita del 36% seguita da Francia con 106 milioni di euro (+58 %) e Gran Bretagna con 42 milioni (+72%)”.
Esportazioni provincia di Siena, periodo Gennaio-Settembre (valori espressi in euro)
3° trim. 2023 | Var.% 2022-2023 | Gen-sett 2023 | Var.% 2022-2023 | |
Agricoltura | 1.860.146 | -31,2% | 7.967.080 | -15,1% |
Manifatturiero | 1.359.453.075 | 43,0% | 3.691.616.613 | 48,9% |
Prodotti alimentari | 55.096.454 | 46,0% | 158.514.565 | 26,0% |
Bevande | 103.018.543 | -5,0% | 321.999.851 | -5,0% |
Abbigliamento | 4.532.654 | 23,9% | 11.748.526 | 30,1% |
Pelletteria-calzature | 2.149.662 | -21,2% | 8.298.863 | -0,4% |
Legno e prodotti in legno | 3.131.272 | 10,5% | 9.864.904 | 12,3% |
Prodotti chimici | 5.888.240 | -47,1% | 68.392.909 | 37,0% |
Prodotti farmaceutici | 734.789.603 | 38,0% | 1.999.542.978 | 80,9% |
Articoli in gomma e materie plastiche | 3.931.299 | 12,6% | 13.017.274 | 17,1% |
Altri prodotti lav.ne minerali non metall. | 17.019.767 | 0,7% | 50.383.501 | -0,7% |
Prodotti della metallurgia | 9.021.271 | 6,8% | 30.185.159 | 23,7% |
Prodotti in metallo, esclusi macchinari | 10.756.153 | -5,4% | 37.678.053 | 0,8% |
Apparecchiature elettriche | 31.259.552 | -15,3% | 124.874.195 | 5,0% |
Macchinari | 59.492.627 | 9,3% | 174.235.110 | -5,8% |
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi | 133.137.947 | 22,8% | 468.478.026 | 27,6% |
Mobili | 8.957.479 | 27,5% | 26.100.880 | 4,0% |
Totale merci | 1.369.346.225 | 43,0% | 3.724.074.334 | 48,4% |
Fra i settori in crescita troviamo: articoli in gomma e materie plastiche (+4%), prodotti della metallurgia (+9,6%), prodotti in metallo (+13%), apparecchiature elettriche (+31,6%), macchinari (+28,5%) e mobili (+9,5%) che, comunque, nel terzo trimestre hanno registrato un’inversione di tendenza che li ha fatti passare al segno negativo (-4,4%).
Fra quelli in flessione figurano, invece, abbigliamento (-25,2%), pelletteria-calzature (-11,3%), legno e prodotti in legno (-6,5%), e altri prodotti lavorazione dei minerali non metalliferi (-15,2%) che, comunque, nel terzo trimestre hanno registrato una variazione positiva del +8,2%. Anche i prodotti chimici nel terzo trimestre invertono la tendenza negativa mettendo a segno un brillante +65,2% che non consente però di recuperare le perdite accumulate nella prima metà dell’anno: il consuntivo dei primi nove mesi si chiude infatti con una flessione del 10,3%.