La Polizia di Stato, con un’operazione messa in atto alle 7.00 di ieri, 15 Ottobre, ha rintracciato in un appartamento di Sovicille (Si), dopo quattro giorni di fuga iniziata ad Imperia, un 35enne latitante, cittadino marocchino da sempre residente nella provincia di Siena, pluripregiudicato per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, maltrattamenti, atti persecutori e violenza sessuale.
L’operazione, tra le più complesse degli ultimi mesi, ha avuto inizio lo scorso 11 ottobre, quando alla Questura di Siena è giunta notizia della fuga dell’uomo dalla città rivierasca, ove si era recentemente trasferito nell’abitazione di alcuni parenti, in esecuzione della misura cautelare, emessa nei suoi confrontidal G.I.P. del Tribunale di Siena, dell’obbligo di dimora e divieto di avvicinamento alla parte offesa, con la prescrizione del braccialetto elettronico, oltre alla misura della sorveglianza speciale.
L’uomo è, infatti, indagato nell’ambito di un procedimento penale avviato, a seguito della denuncia sporta dalla ex convivente, dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e altri reati di genere.
All’alba di martedì, alla vista delle forze di polizia che si erano recate nel suo appartamento ad Imperia per riportarlo in carcere, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di pene residuali emesso dalla Procura della Repubblica di Siena, si è dato alla fuga precipitosamente uscendo dal terrazzo adiacente alla cucina, facendo poi perdere le proprie tracce sui tetti.
Vane le ricerche, estese in tutto il Centro e Nord Italia. A seguito della fuga, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, nella consapevolezza che l’uomo avrebbe potuto trovare rifugio e protezione dalla fitta rete di rapporti personali intessuti durante il suo percorso criminale nella provincia senese, ha avviato una mirata attività investigativa, coordinatadalla locale Procura della Repubblica con il contributo tecnico del Servizio Centrale Operativo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che interviene nelle operazioni di polizia giudiziaria di rilevanza nazionale.
In due giorni, gli investigatori sono riusciti a trovare le tracce della sua presenza nel senese e nelle 24 ore successive hanno raccolto indizi che li hanno portati a Sovicille (Si). Ieri, con un dispositivo finalizzato ad attuare una cornice di sicurezza ad ampio raggio che potesse impedire ogni tentativo di fuga, la Polizia di Stato, con pattuglie della Squadra Mobile, del Commissariato di Poggibonsi, che conosce bene le sue abitudini, e dell’U.P.G.S.P., ha fatto irruzione nell’appartamento individuato.
All’interno, oltre al fuggitivo altre due persone, parenti, che hanno opposto subito resistenza. L’uomo ha di nuovo tentato la fuga da una finestra, ma è stato bloccato ed arrestato. Nell’abitazione i poliziotti hanno trovato un diciannovenne, senza precedenti e regolare sul territorio nazionale e un ventunenne, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, anch’egli regolare sul fronte dell’immigrazione e da tempo residente nella provincia senese. Durante l’operazione, nel corso della immediata perquisizione, hanno rinvenuto, occultati in una intercapedine dietro ad un televisore del soggiorno, 160 grammi di cocaina e strumenti da taglio e per il confezionamento di stupefacenti. Per questo, tutti e tre sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al l ricercato i poliziotti hanno poi notificato un ordine di esecuzione emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, dovendo, lo stesso, espirare la pena di 2 anni e cinque mesi di reclusione, da cui si era sottratto ad Imperia e un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Siena, (successivamente alla fuga da Imperia) nell’ambito del procedimento penale aperto nei suoi confronti per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori ed altro, quale aggravamento delle misure già imposte che aveva violato con la fuga. Al termine degli atti di rito i tre uomini sono stati associati presso il carcere di Siena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.