Maddalena Casulana, Norma Soldi, Leonetta Pieraccini, Lidia De Grada Treccani, Norma Parenti. Sono loro le cinque Donne Fiere con cui è stato inaugurato l’omonimo progetto promosso dal Centro Pari Opportunità Valdelsa insieme ai cinque Comuni di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano, Radicondoli. Un progetto, “Donne Fiere”, per rendere omaggio alla donne della Valdelsa che hanno lasciato un segno, che si sono distinte per l’abbattimento degli stereotipi di genere e per l’emancipazione.
La presentazione si è svolta oggi (11 marzo) all’Accabì alla presenza del Cpo e dei rappresentanti delle amministrazioni: le assessore Samuela Boldrini (Colle), Carolina Taddei (San Gimignano), Susanna Salvadori (Poggibonsi), Vittoria Panichi (Casole), Alice Villa (consigliera delegata Radicondoli). Presenti l'illustratrice Domitilla Marzuoli, i rappresentanti delle scuole della Valdelsa e alcuni degli eredi.
Alle cinque Donne Fiere sono stati dedicati cinque pannelli con biografia e ritratti realizzati dall’illustratrice Domitilla Marzuoli.
“Grazie a tutto il Centro Pari Opportunità, a tutte le assessore coinvolte, a tutti e a tutte coloro che hanno contribuito - dice la presidente del CPO Susanna Salvadori - un grazie particolare all’assessora Carolina Taddei, San Gimignano, che ha coniato il nome e l’idea di Donne Fiere”.
“Un percorso - prosegue - che inizia oggi e che proseguirà negli anni a venire per ricordare e riscoprire le tante figure femminili legate in maniera diversa alla nostra comunità e che hanno combattuto per l’emancipazione e per l’abbattimento degli stereotipi di genere. Donne fiere, la cui storia ancora oggi ci insegna e che anche per questo deve essere ricordata, riscoperta e conosciuta”.
Le Donne Fiere
Maddalena De Mezari, detta “Maddalena Casulana” (Casole d’Elsa 1540), passata alla storia come la prima donna ad aver pubblicato le proprie opere musicali in Occidente, fu compositrice, cantatrice e liutista tra le più importanti del tardo Rinascimento. Norma Soldi (1913, Colle di Val d’Elsa) è stata la fotografa che ha raccontato per anni il paese e i volti dei colligiani. Derisa per aver scelto una carriera per soli uomini, viene ricordata come la prima fotografa ad aver fatto di una passione un lavoro. Leonetta Pieraccini (Poggibonsi, 1882), artista, si diplomò in belle arti a Firenze, divenne un’esponente di spicco della Scuola Romana, città nella quale si era trasferita con il marito Emilio Cecchi. Partecipò a mostre nazionali e internazionali, collaborò con riviste e quotidiani. Lidia De Grada Treccani (San Gimignano, 1920) è stata fin da giovane impegnata in politica e nel sociale, fu attivista nell’Unione Donne italiane e nell’Associazione Pionieri, si occupò di istruzione ed educazione, collaborando anche con Gianni Rodari e Ada Gobetti. Norma Parenti (Monterotondo Marittimo, 1921) è Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza per l’aiuto dato alle bande partigiane attive sulle Carline tra Radicondoli e Montieri e sull’Amiata.