La pittura del Novecento in mostra a Casole: Amelia ed Emilio Ambron, pittori amici di Balla

La pittura del Novecento in mostra a Casole: Amelia ed Emilio Ambron, pittori amici di Balla
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La mostra, che si terrà dal 20 aprile 2024 al 3 novembre 2024, è stata promossa dall'assessorato alla cultura di Casole d'Elsa. La famiglia Ambron era solita trascorrere lunghi periodi nella tenuta di Cotorniano, nel territorio casolese.

Una mostra al Museo di Casole d’Elsa racconta la pittura di Amelia ed Emilio Ambron, amici del celebre pittore Giacomo Balla.

La famiglia Ambron dal 1922 iniziò a trascorrere lunghi periodi dell’anno nella tenuta di Cotorniano (Casole d’Elsa), alternando soggiorni anche a Roma nella villa ai Parioli e ad Alessandria d’Egitto dove gli Ambron si recavano per impegni di lavoro dell’ingegnere Aldo, marito della pittrice Amelia Almagià (Ancona, 1877 – Roma 1960) e padre di Emilio (Roma, 1905 – Firenze 1996).

Amelia era una straordinaria ritrattista come documenta in mostra il Ritratto della figlia Gilda, ma a Cotorniano l’allieva di Antonio Mancini, ha avuto modo di esprimersi anche come eccellente paesaggista, dipingendo in particolare i casali della tenuta e molti scorci della campagna toscana. Famosi sono i suoi carboncini realizzati per illustrare il volume Eremi senesi di Piero Misciattelli del 1937.

Una profonda amicizia legava Amelia a Giacomo Balla, in virtù di questo legame il noto artista futurista varie volte fu ospite a Cotorniano tra gli anni venti e trenta del Novecento. Questa frequentazione fu fondamentale per il giovane Emilio che mostrò da subito attitudini artistiche, tuttavia Balla lo indirizzò verso una pittura libera spingendolo a raggiungere la volumetria mediante l’accostamento di masse di colore.

Emilio nel corso della sua carriera sperimenterà molte tecniche: pittura, mosaico, scultura, ma il disegno resterà il mezzo espressivo a lui più congeniale come in mostra si potrà apprezzare nel disegno de La marocchina. Quest’opera insieme al Vecchio cinese e alla scultura in bronzo raffigurante uno Studio di nudo, documentano le note esperienze di viaggio di Emilio in Indonesia e in particolare a Bali.

Le residenze degli Ambron compresa quella di Cotorniano furono negli anni “cenacoli culturali” di grande importanza, luoghi di confronto e dibattito tra protagonisti della scena culturale dell’epoca tra i quali Giacomo Balla, Filippo Tommaso Marinetti, Giovanni Colacicchi, Mario Tozzi, Trilussa e Vincenzo Gemito. La sua amica e confidente Idanna Pucci definì Emilio “un maestro del disegno e cittadino del mondo”.

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