La buona sanità a Siena: la lettera di ringraziamento di una paziente all'A.O.U. senese

La buona sanità a Siena: la lettera di ringraziamento di una paziente all'A.O.U. senese
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''In un momento di vulnerabilità come quello che ho attraversato, è stato di fondamentale importanza incontrare professionisti così competenti e, soprattutto, così umani''

Non solo “malasanità”, in redazione ci è giunta una email firmata da una paziente dell'ospedale ‘Le Scotte di Siena’ con “preghiera di pubblicazione” che volentieri pubblichiamo:

“Preg.mo Direttore Generale

Preg.mo Direttore Sanitario

Gent.mo Personale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese,

desidero condividere con voi la profonda gratitudine che sento nel cuore per l’esperienza vissuta durante il mio recente ricovero. In un momento di vulnerabilità come quello che ho attraversato, è stato di fondamentale importanza incontrare professionisti così competenti e, soprattutto, così umani.

Vorrei esprimere un ringraziamento speciale al Prof. Severi.

Al Dott. Martire che ha eseguito l'intervento chirurgico con una maestria e una delicatezza che mi hanno immediatamente rassicurata. La loro  competenza non solo ha reso possibile il mio recupero, ma ha anche dimostrato quanto amore e dedizione possano esserci nel lavoro di un medico.

Non posso dimenticare l’assistenza anestesiologica che ho ricevuto alla dottoressa Tommasini durante nell’immediato post-operatorio. La presenza e la professionalità del team hanno fatto la differenza nel superare un momento critico. La vostra capacità di garantire sicurezza e serenità è un dono raro e prezioso.

Ringrazio anche il reparto di neurologia per il supporto ricevuto in particolar modo dalle dotteresse Bartalini ed Ulivelli; il vostro intervento tempestivo ha contribuito al mio benessere, facendomi sentire seguita e ascoltata in ogni fase del percorso di cura.

Un plauso sincero va a tutti i medici, infermieri e personale sanitario dei reparti di Ginecologia e Neurologia che hanno messo il proprio cuore nel prendersi cura di me, ho visto la dedizione con cui trattano i pazienti anche qui pazienti  “difficili” trattati con amore come da madre a figlio.

Ogni sorriso, ogni parola di conforto e ogni gesto attento hanno reso il mio periodo in ospedale meno difficile e anzi, hanno trasformato una situazione potenzialmente dolorosa in un’esperienza di speranza e recupero.

In un periodo in cui si parla spesso di malasanità, con questa lettera desidero fare luce sull’eccellenza e sulla disponibilità che ho incontrato. È fondamentale riconoscere il lavoro di chi, come voi, si impegna quotidianamente per il bene dei pazienti, con passione e instancabile dedizione.

Con affetto e riconoscenza,

Michela”.

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