Intronati e Fisiocritici insieme per la prima presentazione italiana dell'ultimo libro di Duccio Balestracci

Intronati e Fisiocritici insieme per la prima presentazione italiana dell'ultimo libro di Duccio Balestracci
duccio balestracci
Sarà presentato per la prima volta in Italia nell'aula magna dell'Accademia dei Fisiocritici il 19 Ottobre alle 17.30

Attraversando l'anno. Natura, stagioni, riti” è il titolo dell’ultimo libro di Duccio Balestracci, storico di fama internazionale autore di tanti best sellers, che sarà presentato per la prima volta in Italia nell’aula magna dell’Accademia dei Fisiocritici il 19 Ottobre alle 17.30.

Ad organizzare l’iniziativa sono le due antiche Accademie senesi di cui il prof. Balestracci è socio, quella storico-letteraria degli Intronati e quella scientifica dei Fisiocritici.

Aprono l’incontro i saluti di Giuseppe Manganelli e Roberto Barzanti, presidenti rispettivamente dei Fisiocritici e degli Intronati, mentre a dialogare con l’autore saranno don Enrico Grassini, docente di Liturgia alla Facoltà Teologica dell’Italia centrale, e l’etno-antropologo Florio Carnesecchi, coordinati dalla giornalista Giovanna Romano, prima presidente donna del Gruppo Stampa Autonomo Siena. Si può partecipare in presenza oppure seguire la diretta dal canale YouTube Accademia Fisiocritici Siena e porre domande.

Il libro, edito da Il Mulino, si incentra sul rapporto, a tratti pauroso, dell’uomo con la natura e lo scorrere della vita, con il ciclo astrale e i mutamenti delle stagioni, e sui riti religiosi e folklorici messi in atto in tutte le culture e le religioni per superare ed esorcizzare questa paura definita da Balestracci “uno dei motori della storia umana”. Per siglare un “contratto con la natura” nascono allora simboli, feste, miti, leggende, credenze, tradizioni e devozioni collegate a ricorrenze, dall'autunno all'estate, come la festa di San Michele, la notte di Ognissanti, la Candelora, San Giovanni e molte altre delle più varie civiltà, da quelle precristiane occidentali mediterranee e celtiche a quelle asiatiche, passando dai riti sciamanici siberiani e nord-americani a quelli amazzonici.

«Per millenni - dice il prof. Balestracci - poeti e scrittori hanno cantato la natura come madre e/o matrigna, paradiso perduto, madre violentata, rifugio dell’anima e gli uomini l’hanno venerata ma anche temuta. Per questo nei mesi del buio, del freddo o in quelli dell'impietoso sole che uccide tutto, gli esseri umani convocano i loro morti, quali alleati per esorcizzare le presenze maligne e pregano le divinità di volgere uno sguardo benevolo alla terra».

Duccio Balestracci è stato professore di Storia medievale e Civiltà medievali all’Università di Siena. Tra i suoi libri più recenti con editore Il Mulino: “Stato d’assedio. Assedianti e assediati dal Medioevo all’età moderna (2021) e con Laterza: “La battaglia di Montaperti” (2017), il Palio di Siena. Una festa italiana” (2019) e “Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro” (2022).

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