Incendio all'oasi felina di Poggibonsi, l'associazione: ''Ancora molto scossi per l'atto vandalico subito''

Incendio all'oasi felina di Poggibonsi, l'associazione: ''Ancora molto scossi per l'atto vandalico subito''
i gatti di poggibonsi
"I nostri piani cambiano, grazie a tutti coloro che hanno sostenuto la nostra causa"

C'è ancora grande tristezza tra le file dell'associazione I Gatti di Poggibonsi in seguito all'incendio che ha di fatto mandato in fumo le speranze di costruire un rifugio per i gatti delle colonie che vivono in città. L'oasi felina non c'è più, è rimasta vittima di un incendio che ha spazzato via due anni di iniziative, con i relativi fondi raccolti destinati a questo nuovo luogo di accoglienza. 

“Siamo ancora parecchio scossi per l’atto vandalico e vile che abbiamo subito e, oltre a non riuscire ancora a comprendere il motivo del folle gesto, ci chiediamo anche quanto l’ignoranza delle persone sia stata determinante” scrive l'associazione via Facebook “Il nostro progetto, su cui abbiamo investito tutte le nostre e le vostre risorse, avrebbe offerto un servizio importante alla nostra comunità: un’oasi felina nella quale i gatti, soprattutto quelli in difficoltà, avrebbero trovato un rifugio sicuro”.

“L’oasi era stata progettata nei minimi dettagli. Abbiamo impiegato mesi a pensarla al meglio, confrontandoci con altre realtà italiane e informandoci sulla messa in sicurezza della recinzione e di tutta la struttura per evitare che i gatti potessero uscire costituendo un fastidio agli altri, ma soprattutto incorrendo in potenziali pericoli”.

“Dietro c’è stato un grande lavoro e molte persone si sono spese per la causa, donando il loro tempo per offrire un servizio che non avrebbe fatto altro che migliorare il nostro territorio”.

“Ad oggi ci troviamo costretti a cambiare priorità e direzione. Continueremo ad aiutare i mici per come possiamo ma i nostri piani sono stati completamente stravolti. Insieme alla tristezza c’è anche tanta gratitudine per le moltissime manifestazioni di vicinanza e solidarietà che abbiamo ricevuto..perché vogliamo continuare a credere che,alla fine, il bene sia comunque più forte”.

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