Ieri pomeriggio all’auditorium di Campostaggia sono state consegnate le pergamene di certificazione a un nuovo gruppo di peer counselor, mamme volontarie che ormai dal 2008 svolgono consulenze alla pari sull’allattamento al seno.
Queste donne, a cui sia aggiungono le tredici nuove entrate, rappresentano per il territorio valdelsano una realtà più che consolidata, ma in costante evoluzione. Dopo un percorso di formazione con i professionisti dell’Azienda USL Toscana sud est, queste madri forniscono gratuitamente sostegno telefonico, tramite un numero di telefono che viene comunicato alle famiglie alla dimissione, via email o personalmente alle nuove mamme.
Il corso che si è appena concluso ha previsto una componente teorica e pratica, con simulate e casi studio, effettuate con gli operatori sanitari dell’ospedale, nell’ottica di una reciproca conoscenza. Per l’ospedale, fare affidamento su un gruppo così saldo è di fondamentale importanza. Gli eventi di sensibilizzazione all’allattamento, le opportunità di riflessione sui temi della genitorialità, l’attenzione al neurosviluppo dei piccoli pazienti vengono portati all’attenzione di tutta la comunità e ne fanno un punto di forza a cui non è possibile rinunciare.
«La cerimonia di consegna degli attestati alle peer counselor in allattamento della SDS Alta Valdelsa è per noi tutti motivo di grande soddisfazione, perché è una ulteriore occasione per festeggiare la rete di sostegno per i neogenitori e le famiglie del nostro territorio, dichiara la direttrice di Zona distretto Biancamaria Rossi. - Un affettuoso ringraziamento a tutto il personale che opera nei servizi consultoriali, territoriali e ospedalieri che da anni collaborano perché i servizi offerti ai genitori possano davvero essere servizi di qualità in una prospettiva più ampia volta alla promozione della salute per tutta la comunità».
«A oggi tutti i territori dell Azienda USL sud est contano su gruppi di madri consulenti alla pari e questo rappresenta un modello regionale di sostegno tra pari, consolidato e riconosciuto, - afferma il referente scientifico aziendale percorso BFH/Unicef Valentina Canocchi. - Un grazie sentito a tutte le mamme per il tempo che dedicheranno al progetto e ai formatori dell’ospedale e territorio della Valdelsa, che trasmettono competenza e passione».
«La figura della peer counselor entra in gioco e fa da trait d’union tra l’ospedale e la società, fornendo un sostegno pratico ed emotivo rilevante. - le parole della referente percorso BFHI/Unicef per Campostaggia Ilaria Zollino. - In un’epoca in cui il supporto all’allattamento non sembra sempre massimale, potersi affidare a questo gruppo e celebrarlo, è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione».