Un risparmio annuo di oltre 100.000 tonnellate di CO2, equivalente alla capacità di assorbimento di un bosco di oltre 4.000 alberi. E’ il risultato, in termini di contenimento di emissioni climalteranti, delle attività del nuovo impianto di riciclo della Cortine (Asciano, SI), attualmente in fase di ristrutturazione, che gestirà le raccolte differenziate della provincia di Siena. A illustrare questi dati, stamattina a Roma, nell’ambito del convegno “I cambiamenti climatici, tra la circolarità dell’economica e la decarbonizzazione”, c’era Alfredo Rosini, amministratore delegato di Sienambiente e Iren Ambiente Toscana.
Il convegno si è tenuto nel contesto del Forum Qualenergia, un’iniziativa che propone un confronto tra istituzioni, imprese, mondo dell’economia e della ricerca sull’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Una giornata di dibattito e di confronto con amministratori pubblici, docenti universitari e imprenditori nel corso della quale è stato presentato il progetto di Sienambiente e le azioni a favore della riduzione delle emissioni di gas serra.
L’impianto di riciclo delle Cortine, dove si stanno ultimando i lavori di ristrutturazione, entrerà in funzione nei primi mesi del 2024. Nel progetto, coerente con gli obiettivi dell’Unione Europea nel campo dell’economia circolare, una delle modifiche più rilevanti è la realizzazione di una sezione di digestione anaerobica dei rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata che saranno utilizzati per la produzione di compost e di biometano da immettere in rete. In questa nuova sezione, il processo produttivo sviluppato in ambiente completamente chiuso, consentirà, oltre al recupero di biometano, di migliorare il processo e limitare le emissioni climalteranti e odorigene. La nuova linea prevede anche un’altra importante novità legata alla “cattura” della CO2 da utilizzare nel settore industriale e nella filiera alimentare.
Ecco qualche dato che descrive il contributo a favore dell’ambiente: nel percorso di trattamento del rifiuto organico (41.000 t./a) si eviterà l’emissione di 9.000 t di CO2 all’anno di cui 4.000 “catturate” dal recupero diretto di CO2 da destinare ad uso alimentare e 5.000 t/a dalla produzione di biometano. A tutto ciò, vanno sommati i vantaggi ambientali delle altre operazioni per la gestione dei rifiuti indifferenziati e di quelli provenienti da raccolte differenziate (multimateriale e carta), per un risparmio complessivo annuo di CO2 equivalente all’assorbimento di un bosco di oltre 40 ettari.