Il candidato sindaco di Colle di Val d'Elsa Riccardo Vannetti: ''Discriminazione e denigrazione nei miei confronti''

Il candidato sindaco di Colle di Val d'Elsa Riccardo Vannetti: ''Discriminazione e denigrazione nei miei confronti''
amministrative 2024
Dopo il silenzio, il candidato sindaco Vannetti affronta apertamente gli attacchi personali e la discriminazione

In un comunicato stampa il candidato sindaco di Colle di Val d'Elsa Riccardo Vannetti affronta il temi degli “attacchi personali” a mezzo social:

Fino ad oggi non sono mai intervenuto nella campagna di discriminazione e denigrazione nei miei confronti iniziata all’indomani dell’annuncio della mia candidatura a sindaco.

Interrogazioni comunali ai limiti del ridicolo, insinuazioni striscianti e subdole messe in circolo di sottecchi in piazza e nel relativo anonimato di certe chat, commenti velenosi che di tutto parlano - dai miei calzini alla mia omosessualità, dal lusso (in cui sono arrivato  lavorando duramente, non sono certo nato nel lusso né vivo nel lusso) alla moda - tranne che di politica.

Non sono intervenuto perché ritengo che questo modo di condurre la campagna elettorale sia violento e fascista: leoni da tastiera e malelingue organizzate che picchiano quando e dove possono per distruggere l’avversario stabiliscono un terreno di gioco agli antipodi del mio modo di intendere e fare politica, che è discussione e dialettica alla luce del sole sui bisogni e le opportunità della città, sui modi per soddisfare i primi e sfruttare appieno le seconde, con il fine ultimo del benessere sociale.

Non avrei dedicato attenzione ed energie, oggi, agli attacchi alla mia persona, ma un post facebook ripubblicato dalla pagina “Colle Libera” ha superato il limite della cattiveria per segnare una deriva che è mio dovere arginare. Io sono abituato agli attacchi omofobi, ho imparato a gestirli e ho la fortuna di appartenere a comunità in cui l’omofobia, quando esiste, ha una posizione marginale e di assoluta minoranza.

Il mio dovere è verso le giovani generazioni di colligiani e colligiane che potrebbero essere vittima di una simile istigazione all’odio, e verso la comunità, perché è responsabilità di tutte e tutti, e in particolare di un candidato a sindaco, intervenire quando il confronto civile e la dialettica democratica sono a rischio.

Mi auguro che gli amministratori delle pagine in questione vorranno porre, da ora in poi, la massima attenzione nell’attività di moderazione dei commenti e invito gli altri candidati a sindaco a prendere le distanze da questa narrazione tossica e da questo modo rivoltante di condurre la battaglia politica. Lo dobbiamo alla nostra città e al suo buon nome”.

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