I lavoratori della Avi. Coop. di Monteriggioni in sciopero per due ore

''Oggi siamo in sciopero e presidio davanti ai cancelli della nostra fabbrica per ottenere risposte da un grande gruppo industriale, come Amadori, che non può continuare ad eludere la discussione sui nostri stipendi''

Oggi sciopero di due ore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di Avi. Coop. di Monteriggioni con presidio FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL davanti ai cancelli della Società Cooperativa Agricola del Gruppo Amadori. La nota stampa di Sindacati, RSU e maestranze:

Oggi siamo in sciopero e presidio davanti ai cancelli della nostra fabbrica per ottenere risposte da un grande gruppo industriale, come Amadori, che non può continuare ad eludere la discussione sui nostri stipendi. Siamo lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato attivamente ai grandi risultati di Amadori, siamo padri e madri di famiglie che pretendono rispetto, abbiamo necessità di portar a casa lo stipendio che si sta dimezzando a causa del disimpegno dell’azienda. Nessuna risposta in merito alla nostra principale domanda, quante giornate di lavoro e di conseguenza quale stipendio ci attenderà nei prossimi mesi? Siamo privi di ammortizzatori sociali, a causa di un contesto legislativo che non ci permette di essere tutelati, chiediamo il coinvolgimento di tutte le istituzioni perché l’azienda DEVE rispondere degli impegni assunti. Che fine ha fatto l’impegno aziendale che ci garantisce le giornate di lavoro per il 2024 e 2025? Che fine hanno i concetti “Gente che ama“ e “passione di famiglia“? Abbiamo lavorato in piena pandemia per garantire il successo aziendale, non ci siamo mai sottratti ai nostri doveri, ora siamo a pretendere la dignità e il rispetto che ci dovete”.

Presente allo sciopero anche il candidato sindaco del Partito Democratico di Monteriggioni, Andrea Frosini, il quale dimostra la sua vicinanza. “Questa situazione rischia di diventare drammatica. Questa è un'azienda di spessore di livello nazionale, deve dare delle risposte. Non è accettabile che i lavoratori e le proprie famiglie siano nell'incertezza. Io continuerò a dare supporto politico. Martedì saremo in Regione presso l'unità di crisi”.

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