I dati italiani del Report Digital 2023: cala l’uso di Internet ma siamo più attivi sui social

I dati italiani del Report Digital 2023: cala l’uso di Internet ma siamo più attivi sui social
Cybermarket
I dati sull’evoluzione del comportamento degli Italiani quando si connettono a Internet

Siamo più attivi sui social e con più purpose, passiamo meno tempo online e continuiamo a fruire di moltissimi contenuti video: questi gli highlights del report ‘Digital 2023’ di We Are Social in collaborazione con Meltwater.

Gli ultimi dati relativi allo scenario digital e social e ai cambiamenti nell’utilizzo di Internet rilevati in Italia segnalano un calo nell’utilizzo del Web. Gli italiani, infatti, trascorrono meno tempo online, circa sei ore, registrando quindi una diminuzione del 4% (-15 minuti) rispetto al 2022. Un dato interessante che potrebbe indicare un ritorno ai livelli del periodo pre-pandemia prima che la pandemia influisse sui consumi e le abitudini digitali delle persone generando una mole di traffico Internet incontrollabile. Si presenta un cambiamento nei comportamenti digitali che vede le persone meno tempo connesse ma sarà da verificare se il trend andrà consolidandosi o se sarà destinato a mutare. Diverso è, invece, per quanto riguarda l’utilizzo dei social: le persone trascorrono quasi due ore sulle varie piattaforme registrando un aumento (+0,9%) di +1 minuto rispetto all’anno precedente.

Fra le motivazioni principali che spingono le persone a cercare l’accesso al mondo online, per quanto riguarda il contesto italiano, cercare informazioni (72%) è in vetta, segue rimanere aggiornati sugli eventi correnti (65%) e ricerca how-to-do (59%) in terza posizione. 

I dati globali, invece, registrano un cambiamento rispetto al periodo pandemico dove la priorità di rimanere aggiornati su notizie e attualità (50,9%) è diminuita rispetto al periodo della pandemia mentre restare in contatto con amici e familiari ha riguadagnato la seconda posizione (53,7%), persa durante il lockdown. In prima posizione resta cercare informazioni con il 57,8%.

Ritornando allo scenario italiano, continua la forte fruizione di contenuti video: le persone che dichiarano di guardare contenuti dinamici supera il 91% registrando una crescita del 2,7% YoY (variazione annuale). Ad influire su questa crescita sono soprattutto contenuti comedy o meme (+1,7%) con una percentuale di 34.9% e video di influencer (+5%) con il 16.7%.

In Italia sono quasi 44 milioni le persone attive sui social, con una differenza di 700mila persone in più rispetto all’anno precedente e le motivazioni principali che spingono le persone a visitare e a partecipare alla conversazione sui social sono legate all’informarsi (47,6%), al rimanere in contatto con i propri cari (45,3%), al passare il tempo (46,0%).

Fra le piattaforme social più utilizzate in Italia è Meta in testa alla classifica: WhatsApp con l’89% di persone tra i 16 e i 64 anni che dichiarano di utilizzare l’app. Seguono Facebook con il 77,5% e Instagram con il 72,9%. La piattaforma più usata fuori dal sistema Meta è Telegram con il 46,5% e TikTok che il 38% delle persone tra i 16 e i 64 anni dichiara di usare.

I dati ora rivelati riguardano le piattaforme più utilizzate, diverso è, invece, per quanto riguarda le piattaforme preferite dagli utenti: Whatsapp resta al primo posto ma Facebook scende in terza posizione cedendo il suo posto ad Instagram. Stessa sorte per Telegram scende in quinta posizione lasciando il posto a TikTok.

Riguardo alle attività di shopping online, invece, si è registrata una lieve contrazione (-1,1%) nel numero di persone che dichiarano di aver acquistato prodotti o servizi online. Tuttavia, sono in aumento le persone che fanno la spesa online (+1,7%), così come cresce la tendenza ad acquistare articoli di seconda mano tramite un negozio online (+13.3%). Fra i tipi di contenuti digitali acquistati cala (-1,7% in valore economico) l’acquisto di servizi e prodotti digitali, ad eccezione dei giochi mobile (+7,7%); in questa categoria rimangono prevalenti le iscrizioni a servizi di streaming di contenuti video, come dichiarato dal 37,3% degli utenti in Italia. 

Per quanto riguarda la scoperta di nuovi brand, prodotti o servizi, i motori di ricerca continuano ad essere la fonte principale mantenendo salda anche la leadership relativamente ai mezzi utilizzati dalle persone per approfondire la loro conoscenza sui brand. Infine, cresce del 9% la spesa per la pubblicità digitale che porta lo share sulla spesa pubblicitaria totale al 50,4%, registrando un aumento del 5,2%.

Contenuto a cura di Cybermarket Web & Digital Agency

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