Cantare la storia, intonare la cultura del passato nei luoghi simbolo di Barberino Tavarnelle, patrimonio diffuso di conoscenza, identità e vocazioni, dove il tempo che fu e quello che scorre si lega al territorio per creare un legame indissolubile con la musica. Con le incantevoli voci che hanno dato vita a “I borghi cantano la storia”, la prima edizione di un’affascinante maratona corale, nata da un’idea dell’Associazione Cori della Toscana Aps, sostenuta e patrocinata dalla Regione Toscana, il pubblico ha imparato a scoprire qualcosa in più di sé e della bellezza da vivere camminando a passo lento sul ‘filo dei ricordi’.
E’ successo a San Donato in Poggio, uno dei Borghi più belli d’Italia, dove il canto corale, interpretato da sette formazioni provenienti dal territorio e da varie aree della regione, è stato il ‘filo conduttore’ di una giornata memorabile che ha accompagnato i visitatori in un coinvolgente viaggio di emozioni sonore che ha spaziato dalle note rinascimentali ai canti della tradizione e ai brani della contemporaneità, dalla musica gregoriana, liturgica a quella popolare, spiritual, gospel e leggera. Tra le vie, le piazze e gli angoli più prestigiosi del borgo fortificato di origine medievale, i visitatori hanno potuto conoscere e apprezzare le tante espressioni della musica corale e le peculiarità storico-architettoniche del borgo, illustrate in occasione di una conferenza organizzata dal Comune presso la sala di Palazzo Malaspina e condotta dal docente universitario Paolo Pirillo e dallo storico e ricercatore Giulio Cretti. L’incontro “San Donato in Poggio dal Medioevo all'età moderna” che ha ripercorso le tappe fondamentali nella storia dell’affermazione identitaria della comunità di San Donato, introdotto dal sindaco David Baroncelli e dal presidente dell’associazione Moreno Signorini, ha aperto il ricco programma dell’evento.
Oltre duecento i cantanti e le cantanti corali che hanno lasciato il segno da protagonisti indiscussi, intonando i propri repertori sotto le millenarie Porte Fiorentina e Senese, nelle piazze Malaspina e Pozzo Nuovo, per le antiche vie e nella chiesa di Santa Maria della Neve. Ai “Borghi cantano la storia”, terza e ultima tappa di un progetto culturale inedito, che ha portato il canto corale a Fivizzano (MS) e a Santa Fiora (GR), hanno offerto uno spettacolo di altissimo livello la Corale Quarta Eccedente diretta dal Maestro Fabio Cavaciocchi, La Nuova Pippolese diretta dal Maestro Francesco Cusumano, il Coro D.O.C. Gospel diretto dal Maestro Silvia Lotti, la Corale S. Lucia al Borghetto diretta dal Maestro Marco Francioli, il Coro Voci Bianche Colli Fiorentini diretto dal Maestro Silvia Lotti, la Cappella Musicale S. Bartolomeo diretta dal Maestro Marta Marini, la Filarmonica Giuseppe Verdi di Marcialla diretta dal Maestro Adriano Scoccati. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Barberino Tavarnelle, è stata organizzata grazie alla preziosa collaborazione della Proloco di San Donato in Poggio, presieduta da Carlo Aberto Aquilani e il supporto della comunità e degli operatori economici della frazione.
“Un’esperienza straordinaria sotto il profilo artistico e sociale che ha coinvolto tutta la nostra comunità e ha valorizzato le caratteristiche di pregio storico del borgo di San Donato in Poggio – dichiara il sindaco David Baroncelli– facendo emergere i talenti locali, le profonde radici culturali legate al canto che il nostro territorio coltiva da anni con l’attività formativa e artistica dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani e la scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, due scuole di musica, tante associazioni e corali che si esibiscono nelle chiese, nelle piazze delle aree decentrate, una banda storica che ci accompagna in tutti i momenti più rilevanti della vita istituzionale di Barberino Tavarnelle. Voglio rivolgere un caloroso ringraziamento a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questo trionfo di note e voci ed in particolare all’ideatore dell’iniziativa Moreno Signorini. Auspico che, considerato l’ampio gradimento e il riscontro positivo, l’evento possa essere nuovamente accolto nel nostro comune come veicolo di promozione e diffusione del canto corale, nonché occasione di valorizzazione del patrimonio storico custodito a San Donato e di sviluppo turistico-culturale dell’intera area del Chianti”.