Gli alunni del San Giovanni Bosco di Colle raccontano l'esperienza dell'Erasmus+ in Repubblica Ceca

Gli alunni del San Giovanni Bosco di Colle raccontano l'esperienza dell'Erasmus+ in Repubblica Ceca
san giovanni bosco
La città boema di Ceská Lípa è un ottimo esempio di intervento dell'uomo sull’arredo urbano per recuperare gli spazi in disuso e dare loro una nuova vita

Pollice in alto per la mobilità appena conclusasi del progetto Erasmus+ LANDLAB in Repubblica Ceca. I docenti e i ragazzi che sono rientrati da Ceská Lípa esprimono giudizi del tutto positivi sull’esperienza.

Al loro terzo incontro dal vivo gli studenti dei 4 Paesi partner, divisi in sotto-gruppi, hanno portato avanti la realizzazione dei prodotti finali del progetto: un erbario con la flora tipica di ciascun Paese; un fumetto e una campagna pubblicitaria sulle tematiche ambientali del progetto (conservazione del paesaggio, biodiversità, recupero e sostenibilità), un kit che insegna a diventare delle vere guide ambientali amatoriali. InoItre, i ragazzi di Grecia, Catalogna, Repubblica Ceca e Italia hanno concertato le attività da realizzare nel periodo che precede la prossima mobilità prevista per il  prossimo Aprile.

Il punto forte di questa mobilità è stata l’organizzazione impeccabile delle attività, perfettamente focalizzate sul tema della rivitalizzazione, nonché l’accoglienza amichevole e calorosa da parte della scuola ospitante.  Gli studenti cechi si sono rivelati delle valide guide ambientali conducendo il gruppo attraverso il parco di Ptaci Minisske Louky alla scoperta delle specie ornitologiche della regione. La scuola ceca, l’Obchodnì Akademie, è eco friendly, alimentata da pannelli solari e basata su un sistema di riutilizzo dell’acqua piovana di ultima generazione. La città boema di Ceská Lípa è un ottimo esempio di intervento dell’uomo sull’arredo urbano per recuperare gli spazi in disuso e dare loro una nuova vita.

Il team Erasmus+ del San Giovanni Bosco è ora proiettato verso l’ultima mobilità in Catalogna durante la quale i quattro Paesi presenteranno i prodotti realizzati in questi due anni di progetto. “L’evento conclusivo non deluderà le aspettative di chi, come noi, in questo progetto ha creduto sin dalle prime fasi. Ne sono certo!”, chiosa il prof. Sacchi con fierezza.

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