È stato presentato a Firenze presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati il Sesto rapporto sulle povertà e l'inclusione sociale in Toscana per l'anno 2022. Come nelle passate edizioni, il rapporto riporta il quadro nazionale e regionale sulle condizioni di povertà con una lettura multidimensionale della povertà e con l’aggiornamento della situazione rispetto alle misure di contrasto anche tramite un’analisi dei percorsi di inclusione sociale attuati a livello zonale. Tra i contributi anche quello della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA) che ha proposto un modello strategico con un intervento dal titolo “La casa al centro: rete e circolarità di risorse per la sostenibilità”. Presenti il Direttore Generale FTSA Nicoletta Baracchini e l’Assistente Sociale Romina Mangiabene.
Il modello
La strategia già attuata da FTSA per intervenire sull’emergenza abitativa e la marginalità in Alta Val d’Elsa ha permesso di gestire il problema con una prospettiva ampia. “Intendiamo portare il tema dell'abitare nelle politiche sociali – afferma il Direttore Generale FTSA Nicoletta Baracchini - e ricondurre ad una gestione associata a matrice sociale la messa a rete delle risorse immobiliari pubbliche e private disponibili. Con il servizio sociale professionale è possibile accompagnare chi, in autonomia, non riuscirebbe ad accedere alla casa né a mantenerla, favorendo percorsi di coabitazione e di mobilità verso alloggi più sostenibili”.
Tantissimi i progetti che hanno permesso di accogliere famiglie in difficoltà: gli appartamenti volàno, un cohousing tra donne e/o mamme con bambini con 30 nuclei accolti ad oggi; Casa in Comune, attivo dal 2011, un cohousing tra mamme con figli con 39 nuclei accolti dal suo avvio, di cui 15 dal 2020 ad oggi; progetti di ospitalità per uomini, come Un po’ di tempo insieme, grazie ai quali sono state accolte 67 persone; 10 forme di cohousing facilitate e mediate dal servizio sociale e 2 piccoli condomini per anziani. Presentati i dati anche del progetto UNRRA delle ospitalità temporanee in strutture ricettive, della Casa dell’Amicizia in convenzione con la Caritas Diocesana e il Progetto Radicondoli all’interno del più ampio Wivo Radicondoli.
Dal 2020 ad oggi FTSA ha aumentato le risorse immobiliari occupando tutto il patrimonio pubblico disponibile e collaborando con Curia e terzo settore per la messa a disposizione di alloggi vuoti, collaborando a un sistema di prevenzione degli sfratti. “Fondamentale il supporto tecnico per facilitare la messa a disposizione di alloggi inabitabili, – prosegue Baracchini – ma anche lavorare in sinergia con Sienacasa per efficientare il processo di assegnazione degli alloggi ERP e ridurne i tempi”. Anche i Progetti Utili alla Collettività (PUC) sono cruciali, poiché “i PUC sono una sorta di Servizio Civile Universale e mettono in circolo virtuoso tempo e competenze”.
Nel breve termine, la Fondazione si propone di rafforzare e consolidare quanto già messo in atto, anche grazie all'ampliamento della filiera con il PNRR missione 5c2 linea 1.3.