“Poggibonsi ha bisogno di un cambiamento dopo anni di amministrazione sbagliata. Un cambiamento da fare subito, ad iniziare dal dare voce ai cittadini. Questa giunta non ha brillato per ascolto e condivisione, soprattutto con mondo produttivo, imprese, attività commerciali e artigiani, professionisti”. Claudio Lucii, candidato sindaco della lista civica Vivi Poggibonsi, ha le idee chiare sul ruolo di una amministrazione: ascoltare e dare risposte ai cittadini, fare.
Aziende e tessuto economico, realtà da valorizzare. Fin da subito Lucii sottolinea di voler “riallacciare il rapporto con il mondo produttivo, coinvolgerlo con tavoli permanenti e un osservatorio che consenta un dialogo continuo e la trasparenza amministrativa”. Questo perché “le attività produttive sono il motore economico di questo territorio e creano posti di lavoro e benessere”. Quindi “se sarò eletto, la mia amministrazione sarà a completa disposizione con gli uffici tecnici a servizio per capire i bisogni e trovare le soluzioni in tempi brevi, brevissimi”.
Migliorare la qualità. Quello che serve è “riorganizzare la macchina amministrativa per renderla più efficiente grazie alla digitalizzazione, va migliorata la qualità della risposta ai cittadini e i primi protagonisti devono essere proprio gli operatori a tutti i livelli dell’impianto amministrativo del Comune”.
Dialogo tra Poggibonsi e le altre realtà. L’idea di governo di Lucii prevede “il coordinamento con i Comuni della Valdelsa per sviluppare insieme le nostre aree industriali, attirare capitali e investimenti e al tempo stesso rilanciare realtà di livello come il Centro Sperimentale del Mobile oltre a collaborare con le varie associazioni di categoria e sindacali”.
Legare la crescita a ricerca e sostenibilità. Lucii ha già iniziato ad ascoltare il territorio e “dopo i primi incontri con importanti imprese del territorio vogliamo proporci come capofila in progetti di area Valdelsa e insieme a Università, Its e imprese fare rete per formare giovani pronti da inserire nel mondo produttivo. Si possono portare avanti progetti di sviluppo sulle rinnovabili e sulla sostenibilità ad iniziare da quella sociale come la riorganizzazione di processi e orari di lavoro”.