Lo sport inteso non solo come disciplina agonistica, ma anche e soprattutto come forma di coesione, aggregazione, socialità, benessere per tutti e per tutte e ad ogni età e rigenerazione di certe aree urbane. È una visione di insieme quella dedicata alla pratica sportiva e contenuta in “Futura: la città che verrà”, il programma elettorale con cui Susanna Cenni si presenta come candidata sindaca alle amministrative di giugno: una visione che mira a tenere assieme società strutturate e pratiche nuove e che concepisce la città come un polo sportivo unico. Le proposte, tra l’altro, scaturiscono dai tavoli del programma e dai tanti incontri con le associazioni e le società sportive che si sono susseguiti nelle scorse settimane, compreso l’interessante confronto con Mauro Berruto, ex CT della nazionale di volley.
“La città Futura che immaginiamo - spiega la candidata Susanna Cenni - offre più spazi adeguati e strutture per le attività organizzate ma, allo stesso tempo, pensa anche a spazi pubblici che si possano usare liberamente. È importante, infatti, leggere la pratica sportiva sempre più come visione di insieme, come grande opportunità per la città e le persone, non solo come somma di singole attività. Siamo sempre orgogliosi per i risultati dei nostri campioni, ma la nostra città deve, soprattutto, essere fiera del tessuto di associazioni, famiglie, praticanti e volontari che tengono aperte strutture, le fanno funzionare, offrono opportunità di socialità e di benessere a migliaia di cittadini e cittadine di tutte le età. Un volto bello della città di cui avere cura”.
Poggibonsi ha oggi una “cintura” caratterizzata da strutture pubbliche collocate a “Il Tondo” (calcio e tennis), la zona del Bernino (palazzetto, piscina, calcio, pattinaggio, ginnastica artistica), l’area della Virtus, la zona di Palagetto, la zona di Calcinaia con la realizzazione della nuova pista per l’atletica leggera, oltre alle palestre sportive del polo scolastico Sarrocchi/Roncalli. Queste zone - per altro quasi tutte vicine a plessi scolastici e collegate da ciclovie - sono e restano le principali aree di attenzione. Palazzetto, piscina, stadio necessitano di interventi importanti. Tuttavia, la città Futura guarda oltre a queste, in un’ottica più generale.
“Nella nostra visione - aggiunge, infatti, Cenni - queste aree dovranno sempre più diventare pienamente vissute dalla città, anche da chi non pratica sport. Aree a parco, con panchine, con servizi commerciali, opportunità culturali e ricreative o di welfare di cui usufruire. Aree in cui passare pomeriggi, domeniche, portare bambini, camminare. Spazi fisici che mettano anzitutto al centro la relazione persone-comunità e che servano a prendersi cura di sé, anche oltre la pratica sportiva agonistica”.