Domenica 12 marzo la commemorazione di Santa Fina a San Gimignano

Domenica 12 marzo la commemorazione di Santa Fina a San Gimignano
Santa Fina
La vita di Fina Ciardi per tutti Santa Fina: i festeggiamenti nella bella città turrita

C’era una volta… per raccontare la storia di Fina Ciardi bisognerebbe iniziare così. La vita breve, intensa, di sofferenze e comunque di serenità, una vita “dedicata”, la vita di quella che poi dai sangimignanesi fu per sempre “la Santa”.

La Cappella, l'Ospedale, la crema, il vicolo, I Cavalieri, le viole, sono tante le cose che a San Gimignano hanno preso il nome da Santa Fina.

Fina da San Gimignano nacque nel 1238 e morì a soli 15 anni il 12 marzo 1253. Fina, possibile diminutivo di Serafina o Iosefina, era figlia di due nobili decaduti, di nome Cambio e Imperiera. Condusse una vita modesta, di totale devozione alla Madonna, tanto che sembra che uscisse (quando poteva farlo) solo per recarsi alla Santa Messa.

A dieci anni di età, infatti, fu colpita da una gravissima malattia che le impedì qualsiasi movimento. Si dice che scelse, nonostante il dolore, di rinunciare a un comodo giaciglio per restare immobile su una tavola di quercia. Il suo corpo si impiagò al punto da attaccarsi al legno della tavola, diventando cibo per vermi e topi. Come se questo non bastasse, nel corso del tempo Fina dovette sopportare la perdita dei suoi cari, rimanendo assistita solo dalle amorevoli cure della nutrice Beldie.

La ragazzina era costantemente devota a Gesù Cristo e la Madonna, tanto che l’allora comunità sangimignanese si recava sovente a trovarla, prendendola come esempio, tramandandone il culto negli anni anzi nei secoli.

Si narra che quando morì, sulla tavola di legno dove era riposta nacquero delle viole, così come sulle mura della città turrita, viole che spesso fioriscono ancora oggi nel mese di Marzo.

Furono molti coloro che vistarono la salma nei giorni successivi alla morte, avvenuta il 12 marzo 1253 e preannunciatale in sogno da San Gregorio Magno (venerato proprio il 12 marzo) otto giorni prima del decesso. La sua casa ora trasformata in cappella, si può visitare ogni 12 marzo.

Domenica 12 marzo 2023 le celebrazioni a San Gimignano inizieranno alle ore 8.00 e continueranno per l’intera giornata.

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