Dalla Cardiologia di Siena nascono le nuove linee guida europee sulla valutazione del paziente con cuore artificiale. E’ stato infatti appena pubblicato sul giornale europeo di imaging cardiovascolare un documento di consenso che stabilisce le raccomandazioni Europee per l’utilizzo dell’imaging, ovvero ecocardiografia, risonanza magnetica, TC e PET nella gestione pre, peri e post-operatoria dei pazienti che si sottopongono ad impianto di dispositivi di assistenza ventricolare sinistra (LVAD). Si tratta di un progetto che nasce nella Cardiologia di Siena da una proposta del professor Matteo Cameli, direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università di Siena, primo autore del documento, e Hatem Soliman Aboumarie, intensivista presso il Royal Brompton Harefield Hospital di Londra, a cui hanno contribuito anche le cardiologhe ricercatrici Maria Concetta Pastore e Giulia Elena Mandoli del polo universitario senese. Il team senese ha coordinato la task force per la stesura di tale consensus di esperti per la società Europea di Imaging Cardiovascolare, parte della società Europea di Cardiologia (ESC).
«I LVAD, talvolta chiamati “cuori artificiali” in quanto costituiti da una turbina che veicola la funzione di pompa del cuore nei pazienti con scompenso cardiaco avanzato – spiega il professor Cameli - rappresentano la strategia terapeutica dedicata ai pazienti in attesa o che non possono accedere al trapianto di cuore, affermandosi negli ultimi decenni come una valida terapia alternativa. Tale documento di consenso è stato redatto dai maggiori esperti a livello europeo di scompenso cardiaco avanzato e della gestione dei dispositivi di assistenza ventricolare. Per noi – prosegue Cameli - è stato un onore aver coordinato la stesura di queste linee guida a nome della Società Europea di Cardiologia, un lavoro impegnativo durato 3 anni. Raggiungere un obiettivo così alto è stato possibile grazie all’esperienza maturata negli anni dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, che è centro di riferimento per i trapianti di cuore e l’impianto di dispositivi di assistenza ventricolare (LVAD) per la Toscana, con il Centro trapianti cuore e VAD, coordinato dal dottor Massimo Maccherini, ed il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare diretto dalla professoressa Serafina Valente che è anche responsabile del programma regionale di trapianto di cuore».
Parlando del risvolto pratico, il professor Cameli sottolinea come «L’aver redatto il primo documento che sancisce le linee guida per la valutazione con imaging del paziente con LVAD o cuore artificiale è sicuramente un motivo di vanto per il nostro centro, ma soprattutto un passo avanti per migliorare la gestione dei pazienti con scompenso cardiaco avanzato, permettendo un’ottimizzazione della selezione dei pazienti da destinare a terapie avanzate come il cuore artificiale, di ridurre al minimo le complicanze peri e post-procedurali, e di seguire al meglio questi pazienti nel lungo termine».