Curzio Bastianoni, per due mandati assessore alla Cultura e vice sindaco di Colle Val d’Elsa dal 1995 al 2004 durante l’amministrazione di Marco Spinelli, era presidente del Polo Universitario quando, nel 2006, la Pro Loco organizzò la mostra dedicata alla stilista colligiana Albertina con gli studenti della sezione Moda dell’istituto Cennino Cennini .
“Fui contattato da Mario Gelli, che allora ne era il presidente - ricorda Bastianoni - che mi chiese la disponibilità del Palazzone. L’esposizione ebbe un buon successo e fu stampato anche un piccolo catalogo”.
Bastianoni è assolutamente favorevole alla creazione di una mostra permanente dedicata ad Albertina Giubbolini.
“Bisognerebbe avere un certo numero di abiti - aggiunge - basteranno quelli che verranno eventualmente donati dalle donne colligiane? Penso che si potrebbe chiedere ai familiari se sono disposti a donare qualche capo. In cambio, l’amministrazione si impegna ad organizzare annualmente un evento per ricordare Albertina e la sua attività. Potrebbe essere un mini convegno, una tavola rotonda, una conferenza, a cui invitare a partecipare stilisti e studiosi del settore”.
Il problema è dove farla. La presidente di Italia Nostra Siena Laura Comi ha proposto di dedicarle uno spazio all’interno del Museo San Pietro, che custodisce testimonianze della storia di Colle dagli albori all’epoca contemporanea.
“Sì, penso che il Museo San Pietro sarebbe il posto ideale per ospitare un’esposizione degna di tale nome. Il problema è semmai trovare lo spazio. C’è la sala Bilenchi, forse gli abiti potrebbero essere esposti lì, se non si trova qualcosa di definitivo. Insieme ai libri, non si danno noia. L’importante è che non siano esposti al passaggio continuo del pubblico. Quella sala in effetti in genere è chiusa da una barriera e viene aperta in occasione di eventi precisi”.
Qualcuno ha lanciato anche l’idea di esporre le opere in maglieria nel foyer del teatro dei Varii. In questo modo sarebbero visibili anche dall’esterno, attraverso le vetrate, per chi passeggia in Castello.
“Non mi pare bello che vengano esposti dove c’è un passaggio di persone. È un po’ come squalificarli, nemmeno fosse la vetrina di un negozio di abbigliamento. Al Palazzone la mostra venne bene, ma non credo che oggi sarebbe proponibile allestire un’esposizione permanente in quei locali”.
Ma lei, Bastianoni, Albertina l’ha conosciuta di persona?
“Sì, ma per pochi minuti e senza capirne l’importanza. Facevo il militare a Roma e il mio babbo le telefonò per dirle che ero nella Capitale. Lei conosceva un generale con cui avrebbe potuto parlare se ne avessi avuto bisogno. Io passai a trovarla, per pochi minuti. Ricordo le macchine per la maglia ma non detti particolare importanza alla cosa. Ero giovane. E per fortuna non ebbi nemmeno bisogno del generale”.
In foto di copertina: Curzio Bastianoni e Marco Spinelli