Apprezzamento e favore da parte dell’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini, sui pareri del Comitato prezzi e risparmi di Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che, due settimane fa, ha dato il via libera alla decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età e per i farmaci per la profilassi pre esposizione anti Hiv, nota come Prep. Il costo stimato per lo Stato è di circa 140 milioni di euro l'anno. L’efficacia e la sicurezza dell’operazione sono già state accertate nelle settimane precedenti, ma la decisione finale ora passa dal Consiglio di amministrazione di Aifa che sta facendo approfondimenti sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione.
“Ci aspettiamo che Aifa vada avanti con la proposta e che il Governo garantisca copertura economica dei 140 milioni necessari, assumendosi la responsabilità della scelta di rendere la contraccezione gratuita - commenta l’assessore - in Toscana lo è già dal 2018. La pillola ed altri metodi anticoncezionali sono gratuiti per i giovani da 14 a 25 anni che si recano al consultorio e per le donne, tra 26 e 45 anni, con reddito o Isee sotto i 36mila euro e poco più. Non è invece richiesto nessun requisito economico per le donne, tra i 26 e i 45 anni, che si rivolgono ai consultori nei dodici mesi successivi al parto o nei ventiquattro mesi successivi ad un’interruzione della gravidanza”.
“La misura - ricorda ancora Bezzini - è estesa anche agli studenti e studentesse, fino a 25 anni di età e possessori della carta unica dello studente, iscritti agli atenei toscani”.
“Rendere la contraccezione gratuita è una scelta che tiene conto dell’imprescindibile unitarietà tra diritti civili e diritti sociali - sottolinea l’assessore - vuol dire diffondere la cultura della contraccezione, che in Italia ancora ha una scarsa adesione, garantirne l’accesso, ed educare ad una vita affettiva e sessuale consapevole. Poi non dimentichiamoci che contraccezione significa anche prevenzione, ossia migliorare la qualità della vita delle persone e i ridurre i costi per il servizio sanitario nazionale”.
“Allo stesso tempo - continua Bezzini - c’è un importate lavoro da fare sull’accesso alle informazioni e sulla sensibilizzazione all’utilizzo dei contraccettivi orali e della profilassi pre-esposizione Hiv, di cui ancora non si parla abbastanza”. L’assessore ricorda peraltro come in Toscana si sia “prossimi all’approvazione della delibera che potenzierà ulteriormente i consultori dove giovani, donne e famiglie potranno trovare tutti gli elementi utili, di assistenza e ascolto, per compiere scelte informate e consapevoli”.
Non tutte le pillole anticoncezionali saranno comunque gratuite. La Commissione tecnico scientifica di Aifa ha valutato tre categorie di farmaci, rendendo gratuiti i tre più economici, garantendo anche una certa sovrapponibilità tra i medicinali e venendo incontro alle diverse esigenze delle consumatrice. Rimarrebbe comunque l’obbligo di prescrizione da parte del medico.
Il Comitato prezzi e risparmi di Aifa ha dato il via libera anche alla rimborsabilità dei medicinali utilizzati per la PrEP, la profilassi pre-esposizione anti Hiv, già distribuiti gratuitamente in alcuni paesi europei. La PrEP viene prescritta da specialisti in malattie infettive ed è destinata a persone non affette da HIV. Nel caso in cui arrivasse il via libera sulla gratuità, si legge dal Cpr di Aifa, la terapia continuerà ad essere distribuita attraverso gli ospedali con prescrizione da parte dell'infettivologo. Non sarà dunque disponibile in farmacia e per averla ci dovrà essere la valutazione da parte di uno specialista.
I dati in Toscana
In Toscana, dove la contraccezione gratuita è stata di recente confermata per il quinto anno consecutivo, chi non rientra in nessuna delle categorie citate dall’assessore può comunque rivolgersi al consultorio e ricevere gratuitamente un parere, la visita ginecologica, la prescrizione dei contraccettivi e l'inserimento dei dispositivi intrauterini o sottocutanei ad una tariffa agevolata.
In Toscana sono presenti 152 consultori. In Italia se ne conta uno ogni 32 mila abitanti: in Toscana uno ogni 24 mila. Nel triennio 2019-202 sono state dispensate 1 milione e 45.494 prestazioni per 371.220 utenti. Per il 49,1 per cento hanno riguardato l’area maternità e per l’8,3 per cento la contraccezione. Nel 2021 sono state 12.500 le donne che hanno usufruito della contraccezione gratuita in Toscana.