In merito alle polemiche politiche sul rinvio del consiglio comunale, inizialmente previsto giovedì 11 Maggio e successivamente annullato, la Giunta comunale precisa quanto segue:
“La causa del rinvio a nuova data è imputabile, come già spiegato in una precedente nota stampa, a problemi organizzativi. In particolare si è trattato di un disguido nella trasmissione in data 21/04/2023 (tramite posta elettronica certificata) della documentazione, relativa al consuntivo 2022, a Damiano Baldini, uno dei due consiglieri del gruppo consiliare Lega”.
“Si deducono da questo episodio due fatti incontrovertibili - spiega l'Amministrazione - i due consiglieri del gruppo Lega non parlano fra loro, né consultano regolarmente la propria casella di posta, dato che almeno al consigliere Palazzo era stato inviato regolarmente tutto il materiale per tempo. Se così non fosse il consigliere Baldini avrebbe avuto l’opportunità di segnalare tempestivamente alla segreteria generale del Comune il mancato deposito nei suoi confronti, anziché ben 14 giorni dopo, come in effetti ha fatto”.
“Sebbene il capogruppo Baldini fosse presente in videochiamata alla conferenza dei capigruppo del 17 Aprile, durante la quale tutti furono avvisati dell’imminente deposito degli atti e della data ipotizzata del consiglio, è tuttavia evidente che ci sia stato un vizio di forma. La mancanza di collaborazione (e di memoria) del consigliere Baldini non può esimere l’Amministrazione da rinviare la seduta, per il tempo necessario a garantire formalmente anche al collega il periodo minimo di 20 giorni previsto dalla normativa per l’esame di un documento così importante come quello del rendiconto di bilancio”.
“Il consigliere Baldini, in qualità di presidente della commissione comunale di garanzia, avrebbe ora anche l’occasione e il tempo necessario per convocare una riunione della commissione, per discutere nel dettaglio il provvedimento di bilancio - conclude la Giunta - la fitta agenda di governo da qui a fine legislatura procederà comunque spedita, anche dopo questo inconveniente: il consigliere Baldini probabilmente non prenderà parte nemmeno alla prossima seduta plenaria del consiglio, ma è chiaro che l’Amministrazione non accetta ricatti più o meno velati su un potenziale ricorso al TAR degli atti (prima o dopo la seduta consiliare) per il difetto riscontrato nella convocazione”.