Comportamenti non etici dei dipendenti: imprese italiane in difficoltà

Comportamenti non etici dei dipendenti: imprese italiane in difficoltà
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In un'epoca in cui l'etica e l'integrità aziendale sono di fondamentale importanza, il fenomeno dei comportamenti poco onesti da parte dei dipendenti sta acquisendo un'inequivocabile rilevanza nel panorama delle imprese italiane

In un'epoca in cui l'etica e l'integrità aziendale sono di fondamentale importanza, il fenomeno dei comportamenti poco onesti da parte dei dipendenti sta acquisendo un'inequivocabile rilevanza nel panorama delle imprese italiane.

Questo preoccupante aumento di atteggiamenti poco etici all'interno delle organizzazioni sta gettando un'ombra sulla reputazione delle aziende e generando significative inefficienze interne. E le difficoltà nel gestire tali situazioni rendono sempre più pressante la necessità di adottare misure di controllo sul personale per tutelare gli interessi aziendali.

D'altronde, la fiducia tra i dipendenti e la dirigenza è un elemento essenziale per il buon funzionamento di qualsiasi organizzazione e la crescita dei casi di comportamenti scorretti mette a repentaglio questo delicato equilibrio.

Per far fronte a questa sfida, le aziende italiane devono affrontare il problema in modo proattivo, investendo nella formazione dei dipendenti riguardo all'importanza dell'integrità e dell'etica professionale.

Inoltre, è essenziale adottare un approccio basato sulla trasparenza e la responsabilità, promuovendo una cultura organizzativa che incoraggi l'adempimento delle norme etiche e la denuncia di comportamenti non conformi.

Controlli sui dipendenti italiani sempre più necessari

Negli ultimi anni, è emerso un aumento allarmante dei comportamenti poco etici all'interno delle organizzazioni italiane. Questi atteggiamenti possono assumere diverse forme, come la concorrenza sleale, la finta malattia e le violazioni della sicurezza informatica.

Il tutto, specchio di una mancanza di integrità professionale sempre più dilagante.

Purtroppo, le conseguenze di tali comportamenti vanno ben oltre le singole azioni, poiché possono minare profondamente l'etica aziendale e la cultura organizzativa. Inoltre, l'impatto negativo sulla reputazione aziendale, sulla collaborazione tra dipendenti e sulla produttività globale può essere notevole.

Dinanzi a questo scenario preoccupante, le imprese italiane devono adottare misure preventive per proteggere i propri interessi e garantire la sostenibilità delle attività.

Infatti, in tale contesto, effettuare un controllo sui dipendenti rivolgendosi agenzie specializzate come INSIDE, è un passo cruciale per individuare potenziali comportamenti non etici in modo tempestivo.

Tali agenzie offrono competenze e strumenti avanzati per condurre analisi approfondite sui dipendenti. Infatti, utilizzando metodi investigativi e tecnologie sofisticate, possono rilevare segnali di comportamenti non etici e fornire alle imprese informazioni preziose per prendere decisioni informate.

Questo processo non solo consente alle aziende di individuare situazioni critiche, ma può anche dissuadere potenziali comportamenti scorretti, fornendo un segnale chiaro sulla non tolleranza degli atti poco etici.

Inoltre, il ricorso a partner esterni specializzati offre una tutela maggiore alle imprese, poiché tali controlli sui dipendenti sono rigidamente disciplinati dalla legge e dai regolamenti in materia di privacy.

Per questo motivo il compito di monitorare e valutare il comportamento dei dipendenti può rivelarsi complesso per le aziende. Infatti, come confermato da Paola Orlando, responsabile del comparto Legal, Corporate Affairs, Compliance, Criminal Law and Anticorruption di INSIDE Intelligence & Security Investigations, spesso i datori di lavoro che decidono di controllare i dipendenti con il fai da te rischiano gravi conseguenze legali.

Al contrario, l'approccio professionale e imparziale delle agenzie investigative consente alle aziende di prendere misure preventive e correttive, tutelando le loro attività e proteggendo la reputazione aziendale. Poiché, prima di tutto, lavorano nel pieno rispetto della Legge.

Comportamenti sleali: come proteggere le imprese italiane?

Ma quali sono i comportamenti sleali più comunemente perpetrati dai dipendenti? In generale, le casistiche più diffuse in Italia riguardano quattro tipi di comportamenti scorretti:

  • Assenteismo abusivo

Tendenzialmente, i lavoratori infedeli esercitano il cosiddetto assenteismo abusivo ricorrendo alla finta malattia o al finto infortunio, al prolungamento dei tempi di guarigione o alla falsa attestazione di presenza.

  • Abuso dei permessi 104

Sfortunatamente, sono frequenti i casi in cui i dipendenti abusano o utilizzano impropriamente i permessi concessi dalla Legge 104/92 per la cura e dall’assistenza nei riguardi del parente bisognoso. In questo caso, se il comportamento è accertato inequivocabilmente e rispettando le disposizioni normative, l’imprenditore può anche licenziare per giusta causa.

  • Casi di doppio lavoro

Numerosi sono anche i casi in cui i lavoratori svolgono un doppio lavoro non autorizzato e che pregiudica le performance e l’integrità aziendale.

  • Concorrenza sleale

I dipendenti che non lavorano con etica e fedeltà aziendale, possono favorire la concorrenza sleale sabotando l’azienda o sottraendo alla stessa beni o informazioni riservate.

Data l’eterogeneità delle criticità che le aziende possono trovarsi ad affrontare, oltre al necessario controllo dei dipendenti, è fondamentale anche migliorare la formazione e l'etica aziendale.

Infatti, per contrastare i comportamenti non etici, le aziende devono investire nella sensibilizzazione dei dipendenti riguardo all'importanza dell'integrità, della trasparenza e dell'etica nel loro comportamento professionale.

Creare una cultura aziendale basata su valori etici può fungere da deterrente per potenziali comportamenti scorretti e incentivare l'adozione di pratiche corrette e responsabili.

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