Il mercato del lavoro è il campo di battaglia più difficile da conquistare, quando cerchiamo l’impiego che fa per noi non siamo semplici individui ma guerrieri armati di Curriculum che devono combattere contro migliaia di altri come noi, tutti motivati a raggiungere la fine del mese.
Moltissimi hanno sofferto la perdita del proprio impiego negli scorsi due anni, ma come ci dicono i dati ufficiali dell’Istat, c’è un piccolo segno di risveglio dal torpore dell’occupazione ed è proprio adesso che dobbiamo sgomitare ancora di più per proporci a più datori possibili.
Il Curriculum Vitae, primo punto di contatto
Partiamo dall’inizio, non possiamo affrontare un colloquio di lavoro se prima non ce ne danno uno e l’unico modo per ottenere udienza è avere un Curriculum Vitae ben fatto. Il CV non è un elenco di credenziali con indirizzi date e mansioni svolte, ma è un vero e proprio biglietto da visita che deve attirare l’attenzione di chi lo sta guardando.
Se pensate che il vostro abbia bisogno di una revisione, provate a seguire i nostri consigli e consultate questo articolo con esempi prima di allegarlo alle vostre candidature.
Struttura semplice e leggibile
Un Curriculum deve essere facile da leggere e avere tutte le informazioni che servono, ben diviso in sezioni e con poche righe di presentazione che riassumono le hard skill e le soft skill che vi possono far distinguere agli occhi dei reclutatori.
Se non siete sicuri di come fare il layout del vostro resume, troverete con pochi click svariati template validi che potrete utilizzare, come il diffusissimo formato europeo sintetico e ordinato.
Doppia lingua, doppi vantaggi
Molti posti di lavoro richiedono la conoscenza della lingua Inglese, quindi vi consigliamo di avere il Curriculum Vitae in doppia lingua, per fare subito sapere al reclutatore che avete questa competenza.
Se l’Inglese non è il vostro forte, lasciate perdere la doppia lingua, i reclutatori noteranno immediatamente le parti tradotte da un software e gli eventuali errori con risultato disastroso. Meglio una lingua sola conosciuta bene.
Errori di scrittura
Controllate e ricontrollate sempre il Curriculum prima di mandarlo ai reclutatori, gli errori di ortografia di cui non vi siete accorti saranno decisivi nella scelta di farvi avere un colloquio o meno. Anche se il resumé contiene informazioni utili, le skill perfette e su carta sembra proprio quello che l’azienda cerca, quel “ho” senza h o quel congiuntivo sbagliato saranno la vostra rovina.
L’immagine giusta
Nonostante non sia un requisito nella maggior parte del mondo, in Italia è costume richiedere la foto nel CV, questo significa che non dovrete solo preoccuparvi che i vostri achievement e le vostre skill siano prestigiosi, ma anche di venire bene in foto perché sarà materia di giudizio.
Il nostro consiglio è di scegliere qualcosa di professionale: una foto a mezzo busto frontale o di tre quarti, con fondale neutro, in cui mostrate un sorriso determinato ma non esagerato e soprattutto niente selfie o filtri di Instagram. I reclutatori vedono subito se avete ritoccato in maniera esagerata una foto e scarteranno senza pensarci il vostro Curriculum con un selfie sulla spiaggia.
Il colloquio di lavoro, la prima impressione non sbaglia mai
Il nostro Curriculum Vitae vincente vi ha fatto ottenere un colloquio di lavoro ed è ora di affrontare la prova più importante, quella di sedere davanti al reclutatore e mostrare di che pasta siete fatti.
Molte volte il consiglio di “essere voi stessi” è molto valido, ma non quando si tratta di un colloquio di lavoro, quello che invece serve è “essere voi stessi all’interno dell’ideale dell’azienda”, vediamo insieme alcuni punti chiave per fare una buona impressione.
Essere puntuale
Non esiste scusa che possa salvarvi, niente traffico, impegno improvviso o bambino che sta male, arrivare in ritardo ad un colloquio di lavoro vi esclude dal gioco prima ancora che possa cominciare; sembra senza cuore e poco affine a come funziona il mondo reale, ma purtroppo è così, la puntualità è il vostro primo requisito essenziale.
Vi consigliamo di presentarvi sul posto 10 o massimo 15 minuti prima e non oltre: far vedere che ci tenete a tal punto di arrivare con un po’ di anticipo aiuterà a dare una buona impressione, ma senza esagerare.
Studiate il vostro employer
Fate in modo di capire quali siano le priorità del reclutatore e studiate attentamente l’azienda per cui volete lavorare. Arrivare ad un colloquio con queste informazioni vi darà un asso nella manica in più rispetto a chi si presenta sperando nella fortuna e il proprio charme.
Come fare? Un buon metodo è analizzare l’annuncio di lavoro, individuare le parole chiave all’interno e poi riproporle durante il colloquio. Questo non significa ripetere a pappagallo, ma inserire ciò che il reclutatore sta cercando dentro il proprio contesto personale e dare l’impressione di essere naturalmente in linea con gli ideali dell’azienda.
L’outfit perfetto
Trovare il giusto equilibrio tra ciò che vi piace e ciò che è richiesto non è sempre facile e trovare l’outfit perfetto richiede un minimo di ricerca, cominciando con rispondere a semplici domande: che genere di azienda è? Che impressione ci trasmette? Come si veste il loro impiegato medio?
Se non avete queste risposte vi consigliamo di scegliere qualcosa di semi-formale, una giacca e pantalone, una camicia e se non amate il nero magari il blu scuro fa per voi. Non annullate completamente la vostra personalità, magari aggiungete un dettaglio che vi appartenga senza esagerare, la cosa più importante è essere in ordine.
In conclusione
La prima impressione è da sempre ciò che conta e tutto avviene in una manciata di secondi. Il CV è il nostro biglietto da visita e deve essere sintetico, ordinato, ben leggibile con una foto professionale. In sede di colloquio puntare sulla puntualità, un aspetto ordinato e la capacità di capire come integrarci nell’azienda potrebbero essere carte vincenti.