Colle di Val d'Elsa, Riccardo Vannetti all'assemblea pubblica sul No al Tubone

Colle di Val d'Elsa, Riccardo Vannetti all'assemblea pubblica sul No al Tubone
caso tubone
Il candidato sindaco del centrosinistra interviene all’assemblea pubblica del coordinamento Salviamo l'Elsa

Il candidato sindaco Riccardo Vannetti del centrosinistra di Colle di Val d’Elsa è intervenuto al termine dell’assemblea pubblica “Tubone: le ragioni del No” organizzata dal coordinamento Salviamo l’Elsa, nel pomeriggio di sabato 24 Febbraio nel ridotto del Teatro del Popolo. Vannetti si è già espresso in precedenza sulla questione della centralina elettrica ritenendo che il progetto sia sicuramente da ripensare e esprimendo un forte No in quanto non corrisponde a quanto la città vuole. “Su una cosa siamo d’accordo. Siamo una società che dice NO al Tubone - ha ribadito Vannetti all’assemblea - e sono convinto che nessun sindaco permetterebbe mai che un progetto del genere venisse realizzato sul territorio da lui amministrato”.

La posizione netta del candidato del centrosinistra è condivisa dall’intera coalizione che lo sostiene, costituita da Pd, Sinistra per Colle e +Europa. Il candidato ha ringraziato organizzatori e relatori per gli interventi di grande interesse, tra cui quello dell’esperto di scienze ambientali Claudio Leonzio.

Sono veramente contento di questa partecipazione - ha aggiunto - nella quale rilevo, come già fatto notare, la trasversalità del numeroso pubblico presente”. Prima di lui aveva parlato l’altro candidato, Piero Pii, che aveva espresso la propria contrarietà al progetto e considerato “il grande potere che hanno il Comune e il sindaco”.

Il potere - ha precisato Vannetti - non è del sindaco, è della città, della comunità che il sindaco rappresenta”, puntando così l’attenzione su una differenza di vedute sostanziale rispetto all’avversario: non dell’uomo solo al comando è il potere sulla città ma delle cittadine e dei cittadini.

Quindi ha concluso, così come l’altro candidato, ringraziando l’attuale Amministrazione Comunale, riconoscendole inoltre “di aver fatto tutto il possibile contro il progetto del Tubone”. I tre minuti concessi per ogni intervento non hanno permesso al candidato di esprimere in toto il proprio pensiero sulla questione.

Un progetto di cui sono state sottolineate la complessità e le criticità - aveva già dichiarato in altre occasioni Vannetti - oggi ci troviamo in un’impasse, dal momento che oltre ad essere stato approvato in sede politica, il Tubone ha avuto purtroppo anche il placet giudiziario. Credo però che grazie a una maggiore conoscenza della questione e alla partecipazione della cittadinanza possano ancora emergere soluzioni fino a oggi non pensate”. A proposito dell’approvazione in sede politica, Vannetti si riferisce a quanto avvenuto in consiglio comunale nel 2019, alla fine del mandato della precedente amministrazione guidata da Paolo Canocchi, quando parte di coloro che oggi si dichiarano contro il tubone, come la lista civica Su per Colle che  sostiene il candidato Pii, hanno invece preso decisioni contro l’interesse della cittadinanza.

Purtroppo il progetto è stato affrontato in maniera disgiunta - è il pensiero di Vannetti - perdendo la visione della sua complessità: da una parte si è pensato allo sfruttamento energetico, da un’altra alla stratificazione storico-artistica, in una terza posizione si è pensato a Colle come luogo dell’abitare, quale in effetti è. Ma tutti questi aspetti non possono essere indipendenti, devono essere valutati con una risposta coesa. In tempi non sospetti la cittadinanza avrebbe dovuto avere la propria voce in capitolo. Oggi possiamo cercare di affrontare il problema con una conoscenza in profondità, per fare emergere soluzioni diverse. La cittadinanza questo lo merita”.

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