Cittadinanza onoraria ai figli di immigrati a Poggibonsi, la maggioranza: ''Non ostentazione, ma democrazia''

Cittadinanza onoraria ai figli di immigrati a Poggibonsi, la maggioranza: ''Non ostentazione, ma democrazia''
consiglio comunale
La maggioranza del Consiglio Comunale difende la mozione sulla cittadinanza onoraria, sottolineando l’importanza di inclusione e risposte concrete per la città, contro le critiche delle opposizioni

Non un’iniziativa della Sindaca Susanna Cenni, ma una Mozione del Consiglio Comunale che impegna gli amministratori a riconoscere la cittadinanza onoraria ai figli di immigrati stranieri, nati e residenti a Poggibonsi: un atto amministrativo approvato dalla Maggioranza e dagli esponenti in Consiglio dei gruppi Vivi Poggibonsi e Rifondazione Comunista. Non ostentazione dunque, ma democrazia. Differenze sostanziali che dovrebbero conoscere i firmatari dell’articolo comparso ieri sui giornali locali”.

A dirlo sono i consiglieri di maggioranza di Poggibonsi che ribadiscono la necessità di una riforma sulla legge sulla cittadinanza (Legge n. 91 del 5 febbraio 1992), come segno di giustizia sociale per i 595 bambini, ragazzi e giovani poggibonsesi che frequentano le scuole elementari, medie e superiori, di fronte a un Governo di destra che vuole disconoscere la rilevanza degli “stranieri” in Italia e nella nostra città.

All’accusa di non occuparsi delle problematiche reali di Poggibonsi, nell’ultimo Consiglio Comunale le opposizioni, forse, non hanno colto le importanti risorse stanziate per le manutenzioni che, con l’ultima variazione di bilancio, sono più che raddoppiate, passando da 900mila euro a 1,85 milioni di euro. Variazioni a cui, pur facendone bandiera in campagna elettorale, l’opposizione ha votato contro. Troppo concentrati a restituire ai cittadini un’immagine distorta, i gruppi di minoranza fingono di non vedere l’incredibile lavoro svolto dalla neoeletta Sindaca e dalla Giunta a pochi giorni dal loro insediamento: contribuiti economici alle famiglie più bisognose della città nonostante i pesanti tagli del governo nazionale; il fruttuoso dialogo instaurato con Acque S.p.A. per minimizzare i problemi di un acquedotto obsoleto; il ripristino nella frazione di Staggia di un punto prelievi per alcuni giorni della settimana; l’avvio di percorsi sperimentali per favorire la partecipazione democratica dei cittadini; interventi di cura nella città che iniziano a percepirsi in una crescente qualità urbana, solo per citare alcuni dei provvedimenti concreti già in campo. Invitiamo le opposizioni a confrontarsi su tematiche alte come la giustizia sociale, con serietà e meno pregiudizi ideologici. Le varianti al piano operativo, il sostegno alle imprese e la sicurezza restano priorità, ma una città che crede nella giustizia, accogliente e inclusiva è più forte anche dal punto di vista economico e sociale. E' questa la Poggibonsi che vogliamo”.

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