Certaldo ospita ancora i bambini Saharawi, un progetto che va avanti da oltre trent'anni

Certaldo ospita ancora i bambini Saharawi, un progetto che va avanti da oltre trent'anni
bambini Saharawi
Si trovano nella città di Boccaccio, proprio in questi i giorni, i piccoli ambasciatori di pace Saharawi

Si trovano nella città di Boccaccio, proprio in questi i giorni, i piccoli ambasciatori di pace Saharawi, nell'ambito del progetto che la città valdelsana porta avanti da oltre trent’anni.

Il gruppo è arrivato lunedì 17 luglio, anche se era già venuto a Certaldo per partecipare una sera a Mercantia, il Festival Internazionale del Quarto Teatro giunto alla 35esima edizione e appena concluso. 

A dare il benvenuto alla delegazione, composta da dieci bambini e da tre accompagnatori, c’erano il sindaco Giacomo Cucini, l’assessora alla pace Benedetta Bagni, l’assessore all’ambiente Jacopo Masini, l’assessora alla cultura e alle pari opportunità Clara Conforti, alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, oltre ai rappresentanti delle associazioni del territorio. Dopo l’accoglienza e il saluto istituzionale di ieri, i bambini avranno la possibilità di trascorrere oltre una settimana, fino al primo di agosto, all’interno dei centri estivi nei pressi della Scuola Primaria “Giosuè Carducci” e di partecipare con varie attività alla vita della comunità. 

"Siamo molto felici di poter nuovamente accogliere per un periodo più lungo, dopo la pausa forzata della pandemia e la breve visita dell'anno scorso, i piccoli ambasciatori di pace - ha detto il primo cittadino -, nell'ambito di un progetto che dimostra il continuo impegno e la solidarietà di Certaldo verso il popolo Saharawi. Ogni anno la loro accoglienza ci ricorda l'importanza di costruire ponti tra le diverse comunità e culture, promuovendo il rispetto reciproco e la comprensione".

"Quest'anno abbiamo introdotto una bella novità: l'inserimento dei bambini Saharawi nei nostri centri estivi per dare loro la possibilità di socializzare con i coetanei e di vivere momenti spensierati di gioco e leggerezza - ha commentato l'assessora con delega alla pace Benedetta Bagni -. Voglio ringraziare le associazioni certaldesi che si sono impegnate e si stanno dando da fare in questi giorni per renderlo possibile. Progetti come questo rappresentano un'occasione importante di solidarietà e condivisione, un primo piccolo passo per costruire un futuro di speranza e rispetto reciproco".

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l'Associazione Hurria, che da molti anni appoggia la lotta per la libertà del popolo Saharawi. Il progetto di accoglienza di quest'anno è in memoria di Giorgio Savini, recentemente scomparso, che è stato per molti anni uno dei volontari più impegnati nella solidarietà ai bambini Saharawi.

È dal 1975 che il popolo del Sahara Occidentale subisce l’occupazione del Marocco ed è costretta ad una situazione di divisione forzata: una parte della popolazione vive in campi profughi nel deserto vicino al confine algerino, nei pressi di Tindouf – è questo il caso che riguarda la delegazione di bambini accolti a Certaldo – un’altra parte nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi (RASD) e il resto della popolazione vive nei territori del Sahara Occidentale occupati illegalmente dal Marocco.

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