Dopo oltre vent’anni, Gandalf, il cavallo bianco diventato famoso per essere rimasto l’ultimo abitante di Gallena, in provincia di Siena, ha lasciato il borgo abbandonato per andare a vivere nel Centro di recupero per cavalli maltrattati gestito da IHP (Italian Horse Protection) a Montaione, vicino a Firenze. Gandalf, spirito libero, era l’unico del suo branco che aveva rifiutato di farsi prendere e portare via da Gallena quando gli eredi del proprietario del borgo hanno trasferito tutti i suoi compagni.
Una vita libera che però si è fatta troppo dura con il passare degli anni: Gandalf – questo il nome dato al cavallo dai cittadini di Siena Urbex, progetto fotografico rivolto alla documentazione dei luoghi abbandonati, che lo hanno trovato, magro e malato, scatenando un tam tam di appelli per salvarlo sui social network – aveva bisogno d’aiuto.
IHP – la prima associazione italiana di tutela degli equidi – se ne è fatta carico in modo tale da poterlo curare evitando però catture e spostamenti traumatici: Italian Horse Protection ha messo a disposizione professionalità e competenze uniche nel panorama della cura degli equidi, maturate in anni di gestione di cavalli provenienti da situazioni di abuso e maltrattamento.
“Gandalf è tutt’altro che un cavallo problematico – dice il presidente di IHP, Sonny Richichi -. E’ abituato alla libertà, come tutti gli animali dovrebbero essere. Ma è anziano e malato, perciò bisognoso di cure adeguate. Noi siamo assolutamente contrari alla privazione della libertà per i cavalli. Quindi abbiamo fatto in modo che Gandalf possa ricevere l’accudimento che gli serve ma continuando a vivere libero”.
Con ripetuti sopralluoghi, tanta pazienza e tanta professionalità, IHP ha avvicinato Gandalf che dopo qualche visita “per fare amicizia” si è lasciato mettere la cavezza e avvicinare dai veterinari per sottoporsi a visite ed esami: la diagnosi è stata “artrosi con anchilosi di entrambi i nodelli anteriori, capsulite cronica con calcificazioni distrofiche e deficit dell’apparato di sospensione dei nodelli anteriori con calcificazioni distrofiche di tendini e legamenti”.
Perciò, nella giornata di giovedì 21 novembre, è stato organizzato il trasporto di Gandalf da Gallena a Montaione: “Avevo abituato Gandalf a salire sul van, facendo esercizio nei giorni precedenti – spiega il presidente di IHP, Sonny Richichi -. E’ salito da solo, con calma, senza nessun trauma e nessuna costrizione, affrontando con serenità un momento per lui senz’altro storico. Abbiamo viaggiato insieme da Gallena a Montaione. Gandalf trascorrerà la sua vecchiaia con il supporto delle nostre cure, vivendo libero com’è sempre stato”.
IHP è un'associazione indipendente per la tutela dei cavalli e degli altri equidi. Accoglie e recupera equidi sequestrati per maltrattamento, che ospita nel suo Centro di recupero. Non riceve alcun finanziamento pubblico, né rimborsi dalle Procure per la custodia giudiziaria dei cavalli.